AD (Italy)

MITI NELLA MATERIA

Fautore di un monumental­ismo lirico e spirituale, LEONE LODI è tra i massimi scultori del ’900. Il suo capolavoro è a Torviscosa, Friuli, e festeggia gli 80 anni con una mostra e un libro.

- di RICCARDO BIANCHI

Leone Lodi va annoverato tra i maggiori scultori italiani del ’900. La cultura della pietra la respira fin da piccolo giacché il papà di mestiere fa il marmista. La sua passione per la scultura nasce dalla consuetudi­ne con la statuaria romanica e gotica della sua Bassa Padana (è di Soresina,1900): Wiligelmo e l’Antelami sono i suoi silenziosi mentori e lo saranno per tutta la vita. Da adolescent­e fa lo scalpellin­o nello studio di Adolfo Wildt che gli insegna come plasmare la solidità dei volumi e l’importanza dei gesti minimi. Ma il senso dello spazio e della costruzion­e li ha innati. Nel 1928 firma la sua prima opera a decorazion­e di un edificio di via Caradosso a Milano progettato da Agnoldomen­ico Pica, del quale resterà amico per sempre. Intanto si avvicina al movimento Novecento di Margherita Sarfatti: nella querelle tra l’essenziali­smo razionalis­ta e il retorico monumental­ismo di Regime, lui sta nel mezzo, è amico di Giuseppe Pagano e pure di Marcello Piacentini. Il suo stile possente e insieme intimista, la sua visione “senza tempo”, cristiana e a-ideologica sono trasversal­i, l’energia allegorica che anima i suo soggetti, la maternità, il lavoro, la fatica, il costruire, convive con gli opposti schieramen­ti, il suo connaturat­o senso del racconto dà linfa vitale a ciò che è minimale e smorza le ridondanze ducesche. Come scrisse Pica: «Lodi è un suscitator­e di miti nella materia». A Milano statue e bassorilie­vi suoi s’incontrano al Palazzo della Borsa, alla Bocconi, al Palazzo di Giustizia, sull’edificio tra via Tonale e via Fabio Filzi. A Bergamo sulla Torre dei venti all’uscita dell’autostrada e sul Palazzo della Libertà. A Roma sul Palazzo Montecatin­i. L’episodio forse più fulgido della sua carriera lo realizza però a Torviscosa in Friuli. Qui Franco Marinotti, capitano d’industria allora di fede mussolinia­na (poi cambierà idea) e suo ammiratore, lo chiama nel 1937 a scolpire

Sintesi di Forza, Ragione e Fede e La Continuità della Stirpe nel Lavoro: due poderose allegorie poste nel 1938 davanti alla Palazzina Uffici da cui Marinotti governa la cittadella industrial­e progettata da Giuseppe De Min per la produzione di fibre sintetiche autarchich­e. I due gruppi sono ora stati restaurati e, per celebrarne l’autore, a loro si affiancano una suggestiva mostra fotografic­a (al Cid di Torviscosa fino al 30.9) e Le creature di pietra di Leone Lodi (Officina Libraria) agile e argomentat­o volume a cura di Chiara Gatti. □

 ??  ?? Grandi opere. sopra: La Continuità della Stirpe nel Lavoro (a sinistra) e Sintesi di Forza, Ragione e Fede sono i gruppi scultorei di Leone Lodi di fronte alla Palazzina degli Uffici della città-fabbrica di Torviscosa (oggi di Gruppo Bracco), sorta tra il 1937 e il 1938 per volontà del presidente di Snia-Viscosa, Franco Marinotti, per la produzione di fibre sintetiche autarchich­e. Negli anni ’50 Lodi l’arricchirà con altre sculture. a sinistra: modello per Sintesi di Forza, Ragione e Fede, 1937. a lato, in alto: bozzetto per La Continuità della Stirpe nel Lavoro: Lodi era fine disegnator­e. pagina seguente, in basso: Lodi al lavoro sul Monumento ai Caduti per la Libertà nel suo studio di Soresina, 1958.
Grandi opere. sopra: La Continuità della Stirpe nel Lavoro (a sinistra) e Sintesi di Forza, Ragione e Fede sono i gruppi scultorei di Leone Lodi di fronte alla Palazzina degli Uffici della città-fabbrica di Torviscosa (oggi di Gruppo Bracco), sorta tra il 1937 e il 1938 per volontà del presidente di Snia-Viscosa, Franco Marinotti, per la produzione di fibre sintetiche autarchich­e. Negli anni ’50 Lodi l’arricchirà con altre sculture. a sinistra: modello per Sintesi di Forza, Ragione e Fede, 1937. a lato, in alto: bozzetto per La Continuità della Stirpe nel Lavoro: Lodi era fine disegnator­e. pagina seguente, in basso: Lodi al lavoro sul Monumento ai Caduti per la Libertà nel suo studio di Soresina, 1958.
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 ??  ?? Momento storico. 1938, Mussolini e Marinotti inaugurano la città-fabbrica di Torviscosa. Sulla destra, La continuità della Stirpe nel Lavoro.
Momento storico. 1938, Mussolini e Marinotti inaugurano la città-fabbrica di Torviscosa. Sulla destra, La continuità della Stirpe nel Lavoro.
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