LA CASA GLOBALE
DA 70 ANNI PORADA È SINONIMO DI CREATIVITÀ MADE IN BRIANZA. LA SUA “OSSESSIONE” PER LO STUDIO DI FORME E MATERIALI È ALLA BASE DELLA NUOVA COLLEZIONE IMMORTALATA IN UN BELLISSIMO CATALOGO. CHE, A SORPRESA, PRESENTA ANCHE LA RIEDIZIONE DI TRE ICONE.
All’inizio c’è sempre un albero. È dal legno massello, infatti, che nel 1948 nascono le prime sedie dell’azienda brianzola che sarebbe diventata, 20 anni esatti dopo, Porada, estendendo l’utilizzo del legno a ogni tipo di arredo e intersecando la sua naturale linearità con altri materiali, come il marmo, il metallo, il cristallo. L’attuale proposta di complementi d’arredo comprende specchi, sgabelli, tavolini e poltrone che si aggiungono naturalmente ai prodotti delle collezioni precedenti, fornendo l’idea globale di una casa Porada. Che oggi, 70 anni dopo la sua nascita, l’azienda festeggia con la riedizione di tre pezzi iconici recuperati dopo un’attenta analisi dell’archivio storico: senza modificare il design originale, sono state elaborate nuove soluzioni per le finiture e per alcuni dettagli in modo da dare agli arredi un tocco di contemporaneità. Il tavolo Tondo, con la base composta da quattro C accostate su cui si appoggia un piano in cristallo rotondo in varie dimensioni (utilizzando un doppio basamento è possibile ottenere altre configurazioni per i piani, da ovale a rettangolare) con dettagli in ottone spazzolato che lo impreziosiscono. Il tavolino triangolare Tony e quello circolare Trittico sono entrambi impilabili. La versione 2018 è attualizzata dall’introduzione di cristalli colorati per i piani e nuove finiture per il legno di frassino. Su tutti e tre gli articoli della riedizione una targhetta in ottone ricorda il traguardo raggiunto. Ma la creatività di Porada non si ferma qui. Sul nuovo catalogo, Eighteen, debuttano i pezzi della collezione presentata a Milano durante la Design Week: tra i molti, il divano componibile Argo di David Dolcini in cui si fondono «forza, eleganza e sensualità. Volumi flessuosi che si adagiano delicatamente su di una struttura lineare dall’andamento sinuoso in legno massello danno vita a un prodotto atemporale capace di coniugare le due grandi maestranze artigianali della Brianza: il legno e l’imbottito», come ha detto il designer; Koster, i tavolini dell’anglo-svedese Staffan Tollgard; il tavolo da pranzo Quadrifoglio di Carlo Ballabio, le cui gambe free standing si sono ispirate ai pilastri della villa Tugendhat di Mies Van der Rohe e al basamento della lampada Taccia di Achille Castiglioni; il letto Killian di Marconato & Zappa, con inserti in finitura ottone e un’allure anni Cinquanta. Eighteen è quindi la perfetta sintesi di un lavoro che, da 70 anni, si nutre di passione e di entusiasmo e si trasforma in prodotti senza tempo. www.porada.it