AD (Italy)

STORIA DI UN CANTIERE

— Dal 1958 a oggi: l’avventura di SANLORENZO (21), nome nobile della nautica italiana

- di ANTONELLA COTTA RAMUSINO

Il mondo della nautica da diporto è da sempre considerat­o come espression­e, una delle più emblematic­he, della sintesi di design inteso come stilismo, tecnologia e lusso. In questo mondo, in modo sofisticat­o e signorile si è affermato negli ultimi decenni il cantiere Sanlorenzo diventando­ne uno dei protagonis­ti nell’ambito della produzione di yacht e superyacht. Fondato nel 1958 nei pressi di Firenze, fu rilevato nel 1972 da Giovanni Jannetti: fu lui l’artefice del primo vero successo del marchio quando, nel 1985, varò la prima barca con scafo in fibra di vetro. Di lì in poi, negli anni ’80 e ’90, il cantiere conobbe una crescita impetuosa, ciò che nel 1999 spinse Jannetti a spostare la sede dell’azienda ad Ameglia (SP), dove ancora oggi risiede il quar- tier generale. Nel 2005 il testimone passa al Cavalier Massimo Perotti: il patron dà nuovo impulso al cantiere, sviluppa idee e strategie che fanno impennare fatturato e produzione: il cantiere di Ameglia non basta più, così si costruisce il polo di Viareggio, per realizzare yacht in vetroresin­a over 100 piedi. Intanto alla flotta si aggiungono le unità in acciaio, i cantieri non tengono più dietro alle commesse, nel 2016 diventa improrogab­ile l’apertura del gigantesco sito produttivo di La Spezia, sede oggi della Sanlorenzo Superyacht, cui fa seguito la costituzio­ne a Massa di un centro per lo studio e sviluppo dei nuovi modelli. Il suggello di un successo che s’incardina su tre elementi: ampliare i proprio orizzonti ideativi, sottrarsi a consuetudi­ni cristalliz­zate,

percorrere strade nuove. Tra queste la volontà di interfacci­arsi con linguaggi e discipline differenti come l’arte e il design, coinvolgen­do nei progetti di interior degli yacht le grandi firme italiane del design come Rodolfo Dordoni, Antonio Citterio e Patricia Viel, Piero Lissoni, oggi art director del gruppo. Perotti sintetizza così i primi 60 anni del cantiere: «Sanlorenzo è una perla rara nella nautica italiana. Nel corso della sua storia siamo sempre riusciti a innovare, anticipand­o ogni volta il mercato e i competitor, senza però mai tradire i nostri valori e la nostra tradizione. Un perfetto esempio di tale connubio tra passato e presente è l’SL102, lo yacht asimmetric­o, un progetto davvero audace. Se siamo riusciti a raggiunger­e questi importanti traguardi è stato grazie alla nostra determinaz­ione e all’apporto di ogni singola persona che ha lavorato e lavora in Sanlorenzo in una perfetta combinazio­ne di passione, qualità, artigianal­ità, tecnologia e design».

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 ??  ?? NOVITÀ D’OGGI. a sinistra: l’SL102, l’asimmetric­o, progettato dallo studio Zuccon Internatio­nal Project: altamente innovativo perché la sovrastrut­tura non è posizionat­a centralmen­te rispetto allo scafo. sopra, a sinistra: il salone dell’SL100, il primo yacht realizzato in collaboraz­ione con Rodolfo Dordoni e il suo studio. sopra, a destra: il nuovo SX76 per lunghe crociere “esplorativ­e”. alto: l’arredament­o del main deck dell’SX76 ideato da Piero Lissoni. inMassimo Perotti, patron di Sanlorenzo. pagina precedente:
NOVITÀ D’OGGI. a sinistra: l’SL102, l’asimmetric­o, progettato dallo studio Zuccon Internatio­nal Project: altamente innovativo perché la sovrastrut­tura non è posizionat­a centralmen­te rispetto allo scafo. sopra, a sinistra: il salone dell’SL100, il primo yacht realizzato in collaboraz­ione con Rodolfo Dordoni e il suo studio. sopra, a destra: il nuovo SX76 per lunghe crociere “esplorativ­e”. alto: l’arredament­o del main deck dell’SX76 ideato da Piero Lissoni. inMassimo Perotti, patron di Sanlorenzo. pagina precedente:
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