LA CASA DELLA STORIA
— L’ M-9 MUSEO DEL NOVECENTO ( 70) di Mestre, un nuovo spazio per raccontare l’Italia del XX secolo.
Ai primi di dicembre sarà inaugurato nel centro di Mestre il complesso museale-commerciale M9-Museo del Novecento. Un’opera tra le maggiori realizzate in Italia negli ultimi anni per la cui progettazione il committente, la Fondazione di Venezia, si è affidato allo studio berlinese Sauerbruch Hutton risultato vincitore di un concorso internazionale. Già noti in Italia per l’intervento architettonico-urbanistico nell’area Maciachini nel Nord di Milano, Matthias Sauerbruch e Louisa Hutton, lui tedesco, lei inglese, hanno ideato un edificio dalla volumetria mossa e dalla pelle colorata composta da 20.000 tessere ceramiche, che si combina con la ristrutturazione di un ex convento benedettino del cui chiostro hanno fatto una suggestiva piazza coperta. Un lavoro esemplare che ben si integra nella scena urbana e anzi la redime creando un polo di attrazione forte e riconoscibile, un vero landmark cittadino destinato a modificare la percezione della città e il flusso dei suoi percorsi. Come ha spiegato Sauerbruch: «M9 è stato concepito per diventare parte integrante di Mestre. Quasi un organo vitale, che vive in rapporto simbiotico con la città e per la città. O meglio ancora per la collettività. La sua identità
deriva proprio da uno stretto rapporto con il contesto urbano disegnando una nuova viabilità che attraversa il cuore storico di Mestre. L’obiettivo è congiungere, rendere tra loro permeabili in modo nuovo parti di città che prima non dialogavano o che erano addirittura negate alla fruizione dei cittadini». Innovativo anche il concept del museo che, oltre a proporsi quale sede di mostre temporanee, racconterà per vari capitoli tematici la storia italiana del XX secolo: senza oggetti, ma mediante una poderosa maglia multimediale interattiva che mette a disposizione dell’utente online una infinità di documenti, fotografie, testimonianze in un affascinante gioco di rimandi. Il complesso è completato da una galleria commerciale i cui negozi sono già affittati per il 60%. Infine la sostenibilità. M9 si affida all’energia geotermica autoprodotta per la climatizzazione – copre circa il 50% dei consumi – e a varie altre soluzioni innovative tali da meritargli la prestigiosa certificazione di sostenibilità ambientale Leed Gold.