In una casa sulle colline di LUGANO si riflettono le atmosfere e i colori del paesaggio circostante.
Il paesaggio che irrompe dalle finestre di una casa sulle colline di LUGANO suggerisce il tono pacato e contemplativo di spazi luminosi e sobri.
Questo è il posto della tranquillità, del silenzio, della poesia. Le acque quasi immote del lago di Lugano, che raddoppiano, riflettendola, la bellezza delle montagne, riescono a regalare, a seconda dell’ora del giorno e delle stagioni, un’infinita declinazione di sfumature, dal celeste al verde, all’indaco. È davvero difficile trovare qualcosa di più variabile, e allo stesso tempo rassicurante nella sua vibrante fissità, della superficie di un lago. È stato questo paesaggio mutevole ma “immobile”, che visto dalle ampie vetrate dell’appartamento situato in un moderno complesso residenziale sulla collina di Lugano pare scorrere e trasformarsi senza sosta, il punto di partenza per definire e arredare gli spazi abitativi di una coppia di coniugi che desiderava vivere in un luogo riposante, silenzioso, ma con ambienti adatti anche a ricevere numerosi amici.
«Abbiamo lasciato che il paesaggio fosse il protagonista di questo appartamento», raccontano gli interior designer Angelo Brignolli e Antonio Feraboli di Studio Linea. «Interni semplici, eleganti, funzionali, che non distraggano dallo spettacolo della natura». Nell’abitazione, sviluppata su due piani, tutto è all’insegna del relax, fin dall’ingresso situato al livello superiore (nelle parti comuni dell’edificio si può anche usufruire di una zona dedicata al benessere, con Spa, piscina coperta, palestra, sauna e bagno turco), dove negli ampi spazi luminosi la luce si riflette e si amplifica nel bianco avorio delle pareti, delle porte scorrevoli in rovere laccato e vetro, del divano di Minotti, del grande tappeto tibetano. Come contrasto cromatico, solo una poltrona in pelle prodotta da Vitra, che si staglia scura sul fondo della vetrata, e i tavolini in wengé disegnati dallo Studio. In un angolo, scenografico dettaglio, è stata collocata la lampada Composizione 12, opera tridimensionale raffigurante la dea Venere, realizzata con fogli di plexiglas incastrati l’uno nell’altro dal fotografo artista Antonio Mazzetti per Studio Linea. Sempre di Mazzetti è il quadro intitolato Boom che domina la sala da pranzo, un’opera dove elementi contemporanei si mescolano alla ieratica grandezza delle architetture neoclassiche: la tonalità rossa che la illumina è ripresa cromaticamente nel runner che “corre” lungo il tavolo apparecchiato. In questa stanza l’atmosfera lacustre viene resa ancora più evanescente e onirica dalla luce quasi ipnotica del lampadario I lucci argentati di Terzani, la cui forma ricorda un banco di pesci guizzanti… oppure delle nuvole, “tenere, delicate e
pacifiche”, come vengono definite in Peter
Camenzind, romanzo d’esordio di Hermann Hesse che, affascinato dal paesaggio del lago di Lugano, scelse di trascorrervi gli ultimi anni della sua vita, non solo scrivendo, ma anche dipingendo acquerelli.
Sempre al livello superiore sono stati ricavati la cucina, tutta bianca ma con un piano di lavoro nero, la camera padronale, una zona notte riservata agli ospiti e lo studio, separato dal soggiorno da porte scorrevoli che sono ormai un must di Brignolli e Feraboli, realizzate in legno di rovere laccato di bianco, con vetri contenenti un tessuto chiaro che garantisce la privacy ma lascia comunque filtrare la luce. Una scala interna conduce al piano inferiore: l’area ludica della casa, dove si può trascorrere il tempo al tavolo da biliardo, giocando a biliardino, o guardando la tv in compagnia. Accanto, è stata ricavata una cantina per custodire i vini importanti collezionati dai proprietari, con uno spazio riservato alle degustazioni con gli amici. Al centro della casa, la luce torna a essere la protagonista assoluta, irrompendo attraverso un piccolo cavedio trasformato in giardino zen e contribuendo ad alimentare il continuo rimando di riflessi e di colori che permea gli ambienti rendendoli ancora più rilassanti, quasi meditativi. Un appartamento dunque, che anche se è situato solo a pochi minuti dalla città consente di vivere in uno stato di sereno isolamento, circondati dal verde brillante del prato, dove si può anche pranzare all’aperto, con lo sguardo perso nel blu dell’orizzonte. Un silenzioso e affascinante buen retiro in un angolo di Svizzera dove, scriveva Hesse, «il sole è più intenso e caldo e le montagne sono più rosse».