AD (Italy)

Antiquaria­to con brio

L’arte di oggi e il design irrompono in un appartamen­to di PARIGI dall’autorevole gusto ottocentes­co. “LO CHARME INTRAMONTA­BILE DI MATRICE FRANCESE È STATO ARRICCHITO CON DETTAGLI SPIAZZANTI E GIOCOSI.

- Antique with verve

Today’s art and design burst into an apartment in PARIS with a distinguis­hed nineteenth-century taste.

Libanese, ma di casa a Londra, l’interior designer Danielle Moudaber è un’assidua frequentat­rice delle più importanti fiere internazio­nali, come PAD e Frieze, sempre alla ricerca di arredi e opere d’arte per i suoi clienti, e sempre pronta a captare nuove tendenze. «Mi reputo una flâneuse profession­ista», dice Moudaber, che appena può si concede un po’ di tempo nelle città che più ama. Ha un’inveterata passione per l’Italia, ma la sua città preferita per le lunghe passeggiat­e rimane Parigi, dove predilige i negozi del Marais, le sale del Museo della caccia e della natura, i giardini del Musée Rodin, le vie in cui perdersi piacevolme­nte, per

ritrovarsi immancabil­mente in qualche piccola libreria. «A Parigi c’è sempre qualcosa di delizioso», aggiunge. E non si riferisce unicamente alle tentazioni culinarie, come la torta “le puits d’amour”, che si premura di ordinare da Stohrer, la storica pasticceri­a parigina, ogni volta che passa di qui, ma a tutto ciò che di bello e vivace la città offre da guardare e scoprire. Nel cuore del XVI arrondisse­ment, per esempio, si è imbattuta nel grandioso appartamen­to presentato in queste pagine, mille metri quadrati all’interno di un tipico edificio in stile Haussmann del 1870, di cui ha ideato tutto il décor.

La casa, affacciata su una piazza in parte adibita a giardino, appartenev­a a un’anziana coppia di collezioni­sti d’arte che vi avevano accumulato masse di libri e cataloghi in ogni stanza, perfino nei corridoi. «C’era un’atmosfera molto chic. Nel nuovo progetto ho voluto preservare alcune delle straordina­rie caratteris­tiche architetto­niche preesisten­ti e, nonostante ciò abbia implicato processi talvolta complessi, ho cercato di sviscerare queste caratteris­tiche, e di attualizza­rle». Non appena si varca la soglia dell’appartamen­to, articolato su quattro saloni e quattro camere da letto, si notano subito il parquet Versailles e la boiserie che decora le pareti: quest’ultima sembra antica, ma fu realizzata in stile Luigi XV negli anni ’60 dalla Maison Jansen. La si ammira soprattutt­o nel salone che l’interior designer definisce “party room”, la stanza della casa che più di tutte incarna lo charme intramonta­bile di matrice francese, qui arricchito con dettagli spiazzanti e giocosi. Riflette questo spirito la scultura di un elefante provenient­e da un allestimen­to di una vetrina di Louis Vuitton, che trionfa su un divano borne capitonné nel centro della sala, acquistato in

un mercatino dell’antiquaria­to. «Questa è la mia stanza preferita», rivela Moudaber. «Uno spazio fantasioso dove si torna bambini». E al posto dei giocattoli ci sono arredi dallo charme misterioso che hanno lo stesso fascino degli oggetti che popolano i dipinti di Savinio. Tra tutti, spicca una coppia di preziose console. Di primo acchito sembrano pezzi rocaille, ma a ben guardare sono le creazioni contempora­nee del designer inglese Mark Brazier-Jones, i cui mobili ispirati alle forme naturali sono esposti al Victoria & Albert Museum di Londra. Brazier-Jones è anche l’autore di varie sedute sparse nell’appartamen­to parigino, tra cui spicca l’imponente divano

lungo tre metri, e creato appositame­nte per l’ingresso.

«Realizzare arredi su misura in base alla personalit­à dei miei committent­i, insieme alla cura dei dettagli, è una mia ossessione fin da quando ho iniziato questo mestiere», spiega l’interior designer, che già da giovanissi­ma, dopo gli studi di giornalism­o e fotografia, sognava di arredare un giorno una casa tutta sua. Il gusto per un’eleganza mai scontata lo ha forgiato nel tempo, anche attraverso un’osservazio­ne attenta del lavoro dei grandi maestri delle avanguardi­e artistiche, dagli scatti distorti di Bill Brandt agli abiti destruttur­ati della designer inglese Vivienne Westwood che ama indossare, in un allenament­o visivo pressoché quotidiano, alimentato per anni da visite assidue alle viewing delle vendite all’asta. «Mi ci portava un’amica molto più grande di me, chiedendom­i ogni volta di scegliere il mio oggetto preferito».

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 ??  ?? Stili a confronto. a sinistra: la “party room” ha un divano circolare e due console di Mark Brazier-Jones. L’elefantino viene da un allestimen­to Louis Vuitton. pagina precedente, in alto: nel soggiorno, tavolino centrale di Xylos, Parigi e divano di Mark BrazierJon­es. pagina precedente, in basso: divano rivestito con tessuti Rubelli e dipinto di Anders Moseholm; nell’ingresso, divano Jaba di Mark Brazier-Jones e lampadario in cristallo di Patrick Simon. Comparing styles. left: the “party room”, with a circular sofa and an elephant used for a setting-up by Louis Vuitton. Console by Mark Brazier-Jones. previous page, above: the living room. Table by Xylos, sofa by Mark Brazier-Jones. previous page, below: custom-made sofa upholstere­d in Rubelli fabrics; on the wall, painting by Anders Moseholm; in the entrance hall, Jaba sofa by Mark Brazier-Jones and crystal chandelier by Patrick Simon.
Stili a confronto. a sinistra: la “party room” ha un divano circolare e due console di Mark Brazier-Jones. L’elefantino viene da un allestimen­to Louis Vuitton. pagina precedente, in alto: nel soggiorno, tavolino centrale di Xylos, Parigi e divano di Mark BrazierJon­es. pagina precedente, in basso: divano rivestito con tessuti Rubelli e dipinto di Anders Moseholm; nell’ingresso, divano Jaba di Mark Brazier-Jones e lampadario in cristallo di Patrick Simon. Comparing styles. left: the “party room”, with a circular sofa and an elephant used for a setting-up by Louis Vuitton. Console by Mark Brazier-Jones. previous page, above: the living room. Table by Xylos, sofa by Mark Brazier-Jones. previous page, below: custom-made sofa upholstere­d in Rubelli fabrics; on the wall, painting by Anders Moseholm; in the entrance hall, Jaba sofa by Mark Brazier-Jones and crystal chandelier by Patrick Simon.
 ??  ?? Teatrale. a sinistra: la stanza degli ospiti. Tra le tende di Watts of Westminste­r, un dipinto di Yves Clerc. Coperta di Hermès. sotto: un dipinto di Virginie Caillet nella stanza padronale. in basso: un dipinto di Duggie Fields in un salone; la sala da bagno. Lampada di Gio Ponti.
Teatrale. a sinistra: la stanza degli ospiti. Tra le tende di Watts of Westminste­r, un dipinto di Yves Clerc. Coperta di Hermès. sotto: un dipinto di Virginie Caillet nella stanza padronale. in basso: un dipinto di Duggie Fields in un salone; la sala da bagno. Lampada di Gio Ponti.
 ??  ?? Theatrical. left: the guest room. Curtains by Watts of Westminste­r, painting by Yves Clerc. Blanket by Hermès. below: painting by Virginie Caillet in the master bedroom. bottom: painting by Duggie Fields in a hall; the bathroom. Lamp by Gio Ponti.
Theatrical. left: the guest room. Curtains by Watts of Westminste­r, painting by Yves Clerc. Blanket by Hermès. below: painting by Virginie Caillet in the master bedroom. bottom: painting by Duggie Fields in a hall; the bathroom. Lamp by Gio Ponti.
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