PITTURA TOTALE
Nei sotterranei di uno shopping center a Shanghai, la personale di KATHARINA GROSSE è un mondo tutto da scoprire.
L’elemento centrale nell’opera di Katharina Grosse (Friburgo, 1961; vive e lavora a Berlino) è la potenza del colore, con cui riveste/investe oggetti, spazi, intere architetture. Un’occasione speciale per entrare nel suo mondo è la mostra “Mumbling Mud” ospitata al chi K11 Art Museum di Shanghai: un’installazione, divisa in cinque aree, che con i suoi oltre 1.500 mq di superficie è tra le più grandi mai realizzate dall’artista. Lo spazio in sé è particolare: si trova infatti sottoterra, al livello -3 dell’omonimo mall di lusso della metropoli cinese. L’assenza di luce naturale è compensata dal bianco totale dell’ambiente e delle luci al neon. Una volta varcato l’ingresso della mostra, però, ci si trova in una dimensione radicalmente diversa: il pavimento è inondato di terra e detriti che creano dune irregolari, dove sono gettati alla rinfusa (da un uragano?) cassoni, materiali da costruzione, fasci di canne di bambù. Tutto è coperto da immensi spruzzi di vernice, come ondate di colore. È l’inizio di un viaggio in un mondo parallelo, un crescendo emozionante in cui la pittura avvolge sempre di più il visitatore. Al termine ci si trova in un salotto: libreria, poltrone, tappeti, una pianta in vaso. Ma, come nel celebre finale di 2001: Odissea nello spazio, la familiarità è solo apparente. Perché anche questo spazio è percorso da esplosioni cromatiche, come immense pennellate su un foglio bianco. Da qui si torna al mondo normale, alla vita di tutti i giorni. Al visitatore rimane un senso di euforia e l’impressione di essere stato testimone di un Big Bang creativo. Una rivoluzione che ha fatto tabula rasa di ogni concetto e categoria estetica preesistente per far nascere qualcosa di nuovo.