AD (Italy)

La forma della gioia

Perrier-Jouët ha invitato BETHAN LAURA WOOD a tradurre in un progetto l’ idea di champagne. È nato così un oggetto pieno di colore che diventa una scenografi­a. Dove si incontrano citazioni Art Nouveau, tecnologia e creatività contempora­nea.

- di RUBEN MODIGLIANI

Gli oggetti e i tessuti disegnati da Bethan Laura Wood sono un po’ come lei: frammenti di un caos cosmico allegro e variopinto. Un’esuberanza creativa naturale: «Sono sempre stata affascinat­a da colori e fantasie», racconta, «ma mi ci è voluto del tempo per capire come organizzar­li in un linguaggio creativo. All’inizio era tutto un po’ confuso, ero affascinat­a dai mille pattern che vedevo ovunque: li fotografav­o, li accostavo tra di loro. Una gran confusione. Il periodo di studio al Royal College of Art (dove è stata allieva di Martino Gamper e Jurgen Bey, ndr) è stato molto importante per aiutarmi a mettere a fuoco questa passione». Il nuovo capitolo del suo percorso creativo è stato presentato a Design Miami lo scorso dicembre: HyperNatur­e, oggetto-scenografi­a realizzato su commission­e di Perrier-Jouët. L’antica Maison de champagne da tempo porta avanti il progetto “Art of the Wild”, il cui punto focale è la natura vista attraverso gli occhi della creatività contempora­nea. È un percorso iniziato nel 1902, quando Émile Gallé, artista e grande maestro vetraio, crea per Perrier-Jouët una bottiglia con dipinti degli anemoni giapponesi. Per Bethan Laura Wood il punto di partenza è stata proprio l’estetica di Gallé, a cui si sono aggiunti appunti visivi raccolti visitando la casa-museo della Maison, dove sono raccolti più di 200 pezzi Art Nouveau. Wood, ispirandos­i a una vetrata, ha così creato un glicine stilizzato in alluminio anodizzato (smontabile: il progetto è di farlo viaggiare e mostrarlo in una serie di appuntamen­ti-evento) da cui pendono centinaia di tralci in Pvc, tutti colorati con un processo manuale, e spirali in metallo ideate per sorreggere le flûte: «Mi piaceva l’idea di una parte da poter staccare e portare in giro, di creare una nuova ritualità dell’offrire ispirata all’atto di cogliere il grappolo dalla vite», spiega. Una celebrazio­ne del gusto di vivere dove si incontrano passato e presente, arte e design. Una sintesi felice. FINE

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Tecnologia e manualità. 1. Schemi di colore: «Volevo mantenere la trasparenz­a del Pvc per creare l’effetto di una vetrata Art Nouveau ma in 3D. Ho provato a tingere il materiale con colori per tessuti sintetici, e ha funzionato», spiega la designer. 2. Il procedimen­to prevede ripetuti bagni di colore, tutti effettuati a mano, per ottenere le varie sfumature. L’immersione in acqua fredda elimina il pigmento in eccesso. 3. I tralci, tagliati con una macchina a controllo numerico. sotto: Bethan Laura Wood insieme ad Axelle de Buffevent, style director di Perrier-Jouët. in basso, a sinistra: disegno di studio. Wood usa spesso materiale tracciato a mano libera, che poi trasforma in pattern digitali.
Tecnologia e manualità. 1. Schemi di colore: «Volevo mantenere la trasparenz­a del Pvc per creare l’effetto di una vetrata Art Nouveau ma in 3D. Ho provato a tingere il materiale con colori per tessuti sintetici, e ha funzionato», spiega la designer. 2. Il procedimen­to prevede ripetuti bagni di colore, tutti effettuati a mano, per ottenere le varie sfumature. L’immersione in acqua fredda elimina il pigmento in eccesso. 3. I tralci, tagliati con una macchina a controllo numerico. sotto: Bethan Laura Wood insieme ad Axelle de Buffevent, style director di Perrier-Jouët. in basso, a sinistra: disegno di studio. Wood usa spesso materiale tracciato a mano libera, che poi trasforma in pattern digitali.
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy