Una prestigiosa collezione di antichità risalta sullo sfondo di un appartamento di Parigi. TOTAL WHITE
Due sole richieste: total white e gli spazi necessari a ospitare importanti pezzi antichi. La ristrutturazione di un grande appartamento parigino nel XVI ARRONDISSEMENT è partita da qui.
Sedicesimo arrondissement, cuore lussuoso di Parigi. In un bellissimo edificio haussmanniano Stéphanie Coutas ha disegnato un appartamento di 300 metri quadrati tutto intorno a una palette di bianco che amplifica e illumina lo spazio. «Le richieste della proprietaria sono state solo due: il bianco prevalente e l’integrazione, negli arredi, di armadi e mobili siriani antichi che aveva ricevuto in dono da suo padre, uno dei massimi esperti al mondo di quel tipo di antiquariato», spiega l’interior designer.
«Ovviamente quei pezzi, come la ricchissima collezione di antichità della proprietaria, sono diventati il focus intorno al quale si è sviluppato l’intero progetto». Cosa non facile, dal momento che hanno dovuto convivere con l’idea di décor dello studio SC Edition, che ha per esempio ridisegnato la cornice di ogni singola opera d’arte per evidenziarne la bellezza.
Tutto è bianco, con diverse sfumature, talvolta interrotto da pennellate di colore per un effetto pop a sorpresa: «Volevo comunicare la sensazione di trovarsi in una specie di museo, l’idea di una cornice importante che contenesse però un ambiente caldo e accogliente», spiega Coutas. «Mi sono orientata verso ogni tipo di materiale bianco, dalla pelliccia alla pelle, al marmo, che ho declinato in tessuti e rivestimenti morbidi, luminosi, alcuni spazzolati, altri stampati, e in finiture diverse, lucide e matte per conservare ovunque un senso di spontaneità».
La grandissima hall geometrica ne è un esempio: il candore del marmo scintillante del pavimento si riflette sulle pareti in selenite che ospitano grandi quadri cinetici di Marc Cavell e una serie di cornici argentate create da Stéphanie Coutas per contenere dei pannelli Lalique. Due grandi sculture originali disegnano una diagonale nello spazio illuminato da un lampadario su disegno di SC Edition composto da centinaia di frammenti di vetro di recupero: i piedi di Louis Durot e un cactus di Guido Drocco: «Questa è forse una delle zone dell’appartamento che preferisco», dice Stéphanie Coutas. «L’abbiamo completamente ridisegnata perché volevamo creare, per chi entrasse, una prima impressione forte. I pannelli Lalique, inseriti nella parete di selenite, sono complementari a un grande
specchio di metallo e vetro serigrafato che fa come “fiorire” l’opera d’arte che contiene». Da qui si apre la sequenza di stanze che formano la zona giorno: la sala da pranzo, il salone e la cucina. La sala da pranzo, opulenta e unica, è il risultato della collaborazione tra l’interior designer e Joseph Walsh, un giovane artista irlandese scelto insieme alla proprietaria. Sono di Walsh il tavolo e le sedie, pezzi unici con un motivo dorato che richiama i colpi di colore del lampadario di cristallo Mira di Quasar, che come una cascata irradia la stanza di luce. Su un lato una scultura greca della proprietaria e vari altri oggetti di antiquariato (tra i quali dei ricami in seta e filo d’oro del XVI secolo) sono il nucleo intorno al quale si è sviluppato il concetto del décor.
Definito il layout, lo studio ha cominciato a disegnare soluzioni d’arredo e mobili su misura, affidandosi al savoir-faire di brillanti artigiani e alla qualità di grandi aziende di design (come Minotti per le sedute o Cassina per i letti). «Abbiamo utilizzato una grande varietà di texture, come lo zigrino, la pergamena, il vetro soffiato, il cristallo, per “aprire” lo spazio», spiega Stéphanie Coutas.
Nella grande camera padronale il bianco dominante è interrotto soltanto dalle macchie di colore della scultura Solid Liquid di Arik Levy e dalla seduta Tongue di Pierre Paulin per Artifort rivestita in tessuto Kvadrat Tonus
4. Il resto è bianco, come il letto Volage
Tutto è bianco, con diverse sfumature, talvolta interrotto da pennellate di colore per un effetto pop a sorpresa.
di Cassina con la testata in pelle, i comodini disegnati da SC Edition in legno lavorato e cornice cromata con top in vetro, il tappeto su misura creato per SC Edition da J.D. Staron. La sala da bagno en suite è tutta bianca (più un Balloon Dog arancione di Jeff Koons per MSP), con pavimenti e pareti in marmo Calacatta, una grande specchiera orizzontale di Designflooring e lavandini in Corian di Cosmic con rubinetteria Rettangolo Gessi. Stesso schema, un po’ ridotto, per la seconda camera da letto, anche questa con un Volage Cassina appoggiato a una parete con carta da parati Panoramic di Wall&Decò e comodini Fendi in zigrino e lacca.
La cucina superfunzionale (il piano di lavoro è in quarzo bianco), concepita come uno spazio da vivere davvero, è impreziosita da opere d’arte contemporanee della padrona di casa e da un lussuoso calciobalilla di Teckell in legno di noce e cristallo. Di fronte all’isola con il forno, un divano Flexform ricoperto in tessuto di Osborne & Little accoglie gli ospiti come in un teatro domestico.
Il piacere della sorpresa è il filo conduttore dell’intero progetto di Stéphanie Coutas, che amalgama armoniosamente linee neoclassiche e incursioni contemporanee, total white e spot cromatici, design moderno e antichità preziose, nel segno di un’autentica joie de vivre.