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Chic contempora­neo tra MODA E DESIGN per una casa londinese in un edificio vittoriano in Holland Park.

La casa di una coppia francese nella capitale britannica, un edificio vittoriano nell’esclusivo quartiere di HOLLAND PARK. Un mix eclettico fatto di stucchi, lampadari anni ’50, fotografie d’autore e design contempora­neo.

- Interior design di PETER MIKIC testo di DORIAN MAY — fotografie di KATE MARTIN

Caroline Sciamma-Massenet è stata una modella e oggi è una fashion designer; il marito Arnaud Massenet, finanziere, è uno dei fondatori di Net-a-Porter. È naturale che la loro casa londinese sia un manifesto di chic contempora­neo, un concentrat­o di stile e di pedigree fashion. «Moda e design di interni parlano lo stesso linguaggio, e lo spazio dove vivi deve rispecchia­re il tuo stile per poter resistere alla prova del tempo», spiega Caroline, che per un periodo ha lavorato come stylist a Vogue

Paris a fianco di Carine Roitfeld, la Grande Dame del cool parigino: un’esperienza che ha lasciato un segno sul suo gusto. «Con Carine ho imparato a mettere insieme stili opposti e farli vivere in armonia», spiega. «Come nella moda, mi piace accostare cose spiritose, pezzi minimali, opere d’arte piene di colore».

L’edificio è una grande palazzina vittoriana a Holland Park, uno dei quartieri più esclusivi della città. «Di questa casa

«Moda e design di interni parlano lo stesso linguaggio, e lo spazio dove vivi deve rispecchia­re il tuo stile per poter resistere alla prova del tempo».

ci sono subito piaciuti la struttura e il ritmo degli ambienti, ma aveva un disperato bisogno di personalit­à», spiega Caroline. Che in quel momento stava anche lanciando SKIIM, la sua linea di abbigliame­nto. Il tempo e le energie da investire nell’arredament­o erano pochi. Così col marito hanno chiamato Peter Mikic, interior designer e soprattutt­o amico, chiedendog­li di orchestrar­e una trasformaz­ione veloce e piena di stile.

La tavolozza cromatica ha così preso corpo in modo naturale, partendo dalle tende in velluto senape del salotto, che incornicia­vano l’ampio spazio e davano personalit­à. Creare dei punti di riferiment­o in questo ambiente, uno spazio che rischiava per le sue dimensioni imponenti di essere freddo, era fondamenta­le per creare un senso di intimità. Mikic quindi ha progettato un tappeto ispirandos­i a un dipinto Art Déco. Una poltrona modernista di Flemming Lassen, rivestita in montone, contrasta la formalità dei divani in velluto, e lo spazio è dominato da due spettacola­ri lampadari a sospension­e in ottone anni ’50 che Caroline e Arnaud, appassiona­ti di design d’epoca, hanno trovato a Parigi alle Puces. Una delle scoperte di cui vanno più fieri è un mobile di Gio Ponti, sempre degli anni ’50, utilizzato come bar. Lì accanto è posto un divertente tavolino-glacette con zampe da fenicotter­o, uno dei pezzi preferiti di Arnaud: «Hanno entrambi personalit­à molto francesi, piene di ironia», osserva Mikic. «La cosa interessan­te di questi loro interni è che riflettono la loro passione per la vita: il loro amore per l’arte e per l’antiquaria­to. E la capacità di dare feste memorabili».

Lo stesso gusto per i contrasti è protagonis­ta anche nella sala da pranzo, che ha soffitti di grande altezza, modanature e caminetto (funzionant­e). Anche qui il tono è dato da un lampadario-scultura in ferro e vetro, mentre le sedie (realizzate

su disegno) sono rivestite in tessuto con fantasia ispirata alla pelle dell’anaconda. La cucina, invece, è stata pensata come un luogo semplice, domestico. «Mi piace prendermi del tempo per cucinare, magari mentre i bambini sono al tavolo vicino alla finestra a fare i loro compiti, colorare, mangiare», racconta Caroline. «E trovo bella l’idea di aggiungere degli sgabelli: quando arrivano amici con bambini in cucina non ci sono mai abbastanza posti a sedere. Così abbiamo risolto il problema». Un lampadario dell’artista Stuart Haygarth, fatto con centinaia di occhiali trovati in negozi di beneficenz­a, riempie la stanza di una luce scintillan­te – ed è un altro tocco di un design leggero.

Per la suite matrimonia­le, al piano superiore, sono usati metalli ed elementi tessili: una doppia anima, maschile e femminile. «Anche questo è un ambiente di grandi dimensioni, dove i toni metallici delle pareti e del letto sono resi più soft dal divano in velluto rosa e dalla poltrona in tessuto bianco bouclé, che creano subito un’atmosfera rilassata». Il letto a baldacchin­o è un progetto di Mikic, mentre i comodini in foglia d’oro, trovati alla galleria Talisman di Londra, aggiungono una sfumatura di brio. Qui il tocco personale dei padroni di casa è rappresent­ato da un piccolo mobile nero e oro Napoleone III. E il guardaroba della padrona di casa è come un archivio superorgan­izzato: «Possiedo molti pezzi vintage che amo mescolare con la mia collezione SKIIM», afferma. «Le mie ispirazion­i? Le icone del cinema francese degli anni ’60 e ’70». Il bagno della suite era in un marmo dall’intensa tonalità mattone, che la coppia era indecisa se conservare. L’idea qui è stata usare una carta da parati dal forte pattern avorio/nero. «Oggi è uno degli spazi che preferisco, perché abbiamo creato un contrasto imprevedib­ile», conclude Caroline. «Ed è questo che lo rende unico».

La suite matrimonia­le ha una doppia anima: metalli ed elementi tessili, maschile e femminile. Il tocco personale dei padroni di casa è un piccolo mobile Napoleone III.

 ??  ?? 90 Alla moda. La fashion designer Caroline Sciamma-Massenet, proprietar­ia della casa in Holland Park.
90 Alla moda. La fashion designer Caroline Sciamma-Massenet, proprietar­ia della casa in Holland Park.
 ??  ?? Giocare col colore. qui accanto: la scala che collega il piano terra al primo piano. Accanto alla console Revolution (Villiers), una sedia originale anni ’50. A parete, l’applique Ring (CTO) nella finitura bronzo scuro. a sinistra: un angolo del living, con i particolar­i tendaggi in velluto senape. Le sedute sono realizzate su disegno e rivestite in tessuti preziosi: un velluto di Nobilis per il divano, un cotone micromacul­ato di Jim Thompson per il pouf. Coffee table Farfalle di John Tomjoe per Portuondo.
Giocare col colore. qui accanto: la scala che collega il piano terra al primo piano. Accanto alla console Revolution (Villiers), una sedia originale anni ’50. A parete, l’applique Ring (CTO) nella finitura bronzo scuro. a sinistra: un angolo del living, con i particolar­i tendaggi in velluto senape. Le sedute sono realizzate su disegno e rivestite in tessuti preziosi: un velluto di Nobilis per il divano, un cotone micromacul­ato di Jim Thompson per il pouf. Coffee table Farfalle di John Tomjoe per Portuondo.
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 ??  ?? Oro, argento & optical. qui accanto e a sinistra: la suite matrimonia­le, al primo piano della casa. L’elemento principale è il letto, il cui rigore è bilanciato dalle linee morbide del divano e dalla poltrona (tutti realizzati su disegno) e dal mobile nero e oro Napoleone III. sotto: il bagno della suite, in marmo rosso Breccia Pernice, ha pareti rivestite con carta da parati effetto optical Zebrawood (Cole & Son).
Oro, argento & optical. qui accanto e a sinistra: la suite matrimonia­le, al primo piano della casa. L’elemento principale è il letto, il cui rigore è bilanciato dalle linee morbide del divano e dalla poltrona (tutti realizzati su disegno) e dal mobile nero e oro Napoleone III. sotto: il bagno della suite, in marmo rosso Breccia Pernice, ha pareti rivestite con carta da parati effetto optical Zebrawood (Cole & Son).
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