Di Riflessi, sospensione orientabile in vetro satinato Meridian, da 585,60 €.
In una residenza nell’HUDSON VALLEY, il gusto urban chic tipico delle case della metropoli è stato reinterpretato traendo ispirazione dal paesaggio circostante.
Oggi come non mai gli interni d’autore parlano il linguaggio della contaminazione, e diventa sempre più difficile definire delle categorie ben precise. In virtù del desiderio di mescolare i generi, prendono forma interessantissime sinergie, come nella casa presentata in queste pagine, dove Sasha Bikoff, titolare di un importante studio di interior design di New York, ha saputo creare un mix riuscito tra un mood metropolitano e un gusto più libero, che evoca lo stile country, declinato nella sua accezione più ricercata. L’intervento riguarda una dimora nella Hudson Valley, nello Stato di New York, dove una giovane coppia con una figlia trascorre i finesettimana. «Mi sono rapportata soprattutto alla padrona di casa», spiega l’interior designer. «È una donna di grande eleganza, sempre al passo con le mode. Nell’arredo predilige le finiture in metallo, le tonalità di grigio più chic, i velluti e tutto ciò che può funzionare bene nel contesto cosmopolita di una residenza newyorchese. Qui la sfida consisteva nel portare tale estetica in un contesto country. Ho deciso di giocare con i materiali, utilizzando la natura come ispirazione: il tappeto nel soggiorno ricorda un ruscello con dei ciottoli, i coffee table sono realizzati con pietra lavica e con piani a specchio, il divano si chiama On the Rocks e richiama il terreno montagnoso della casa, posta su un’altura. Completano questa ispirazione naturale le lampade in cristallo di rocca e i tavoli con i piani in legno dai bordi irregolari. Quando la gente pensa al country, in genere pensa al rustico. Non è questa la direzione che abbiamo seguito per questa casa, che invece rientra in un’idea di country glamour». In questo concept ha un ruolo determinante lo studio sul colore da utilizzare. Bikoff ha puntato tutto, o quasi, sul bianco, che però non è stato usato come un colore neutro, bensì come una tinta forte, declinata in molti modi, grazie ai differenti materiali: il bianco delle pietre del camino, il bianco e nero del tappeto, il bianco soffice delle poltrone. «In genere uso molto il colore», spiega Bikoff. «È stato molto intrigante creare una casa giocata perlopiù sui toni neutri, evitando il rischio che apparisse troppo basica o addirittura noiosa. Il camino l’abbiamo dipinto con vernice lucida, facendolo diventare così una sorta di installazione d’arte, contribuendo a dare una forte personalità a tutto l’ambiente. I grigi nebbiosi, i neri e i toni argentei evocano le giornate nuvolose che comunicano un senso di tranquillità». E poi, dopo un raffinato gioco di esercizi di lievi gradazioni, ecco la sorpresa: le pareti di un salotto sono dipinte con un bel blu che riempie gli occhi.
Negli abbinamenti dei colori e nel gusto sicuro della composizione che regalano a ogni ambiente lo spirito di un dipinto contemporaneo, si coglie la familiarità con il mondo dell’arte.
«Dato che la casa è a due passi dal fiume, ho pensato che il blu fosse il colore adatto. Però, visto che questa è una stanza per il divertimento e il relax, dove si gioca e si guardano i film, ho optato per un blu dai toni squillanti. Individuare una sola stanza per dare una botta di colore è la scelta ideale per chi non vuole vivere in una casa coloratissima e luminosa».
L’elaborata ricerca sulle variazioni cromatiche, le cui differenze in taluni casi sono infinitesimali, si coniuga poi alla meditata selezione degli arredi. «Le forme e i materiali dei mobili hanno rappresentato una forte ispirazione, ancor più della palette cromatica», aggiunge Bikoff. «Ho cercato di inviduare oggetti che dessero l’idea di poter essere trovati in natura, ma caratterizzati da materiali che generalmente si vedono in un attico di New York». Un’altra peculiarità di questa casa, che fa l’effetto di essere stata ideata come un quadro, una dimora complessa nella sua semplicità, in cui si colgono riflessi, successive velature e raffinati giochi cromatici. Oltre al riuscito gioco degli spazi, si coglie infatti un gusto per la composizione, evidente in ogni stanza, in ogni prospettiva, curata con grande scrupolosità. Ciò si deve anche alla formazione di Sasha Bikoff, che ha studiato arte e storia dell’arte. Per tale ragione, ha un approccio molto originale nei confronti del progetto domestico. «Ho vissuto a Parigi occupandomi d’arte e successivamente mi sono trasferita a New York dove ho lavorato nel mondo dell’arte contemporanea. Non ho studiato interior design e non ho mai lavorato con un interior designer». Questo percorso ha permesso a Sasha Bikoff di definire una propria personalissima cifra stilistica, ben riconoscibile. «Quando lavoro all’ideazione di un interno, mi comporto come se stessi dipingendo un quadro. Inizio con lo sfondo e quindi procedo strato dopo strato, aggiungendo colori, texture e arredi. Se mi piace qualcosa, vedo di farlo funzionare, non mi pongo limiti e non mi lascio vincolare dalle regole canoniche dell’interior design».