AD (Italy)

DENTRO COME FUORI — Un appartamen­to inondato dal panorama su un’isola privata di fronte a MIAMI.

Su un’isola privata di fronte a MIAMI in un grande appartamen­to “sospeso” sull’oceano il panorama entra in ogni ambiente. Con un dialogo continuo e rilassante con il design.

- interior design di SAM ROBIN testo di ELENA DALLORSO — fotografie di GIORGIO BARONI

Cinque chilometri di mare separano Fisher Island da Miami, cinque chilometri che la rendono inaccessib­ile a chiunque non ci viva (e i suoi ospiti) o non lavori per chi ci vive. È questa l’enclave più esclusiva degli Stati Uniti, il posto con il reddito pro capite più alto dell’intero Paese. Questa allure, d’altronde, è nel Dna dell’isola, che la leggenda narra sia stata venduta nel 1920 dall’imprendito­re Carl Fisher a William Vanderbilt II in cambio di uno yacht da 75 metri e di un assegno da dieci dollari. 467 gli abitanti, tra star dello spettacolo e dello sport e tycoon americani e stranieri, nascosti nelle ville stile mediterran­eo e nei nuovi mega-condomini costruiti da developer internazio­nali. In uno di questi, il Palazzo del Sol, la designer Sam Robin ha realizzato l’appartamen­to di una giovane famiglia, un posto in cui vivere ogni giorno sentendosi sempre in vacanza. «Di certo la natura circostant­e aiuta», commenta la designer. «Per questo ho progettato spazi in cui la magnifica vista fosse sempre protagonis­ta, entrasse addirittur­a in casa». Davanti alla grande vetrata del living ➳

«Sono a Miami dal 1979 e ancora non mi capacito della bellezza del suo clima e del suo fermento. Ho progettato spazi in cui la

MAGNIFICA VISTA fosse sempre protagonis­ta, entrasse in casa».

ha infatti collocato una panca su suo disegno (realizzata da Indelux) dove sedersi a guardare l’oceano con la sensazione di essere sospesi sull’acqua. In questo ambiente, luminosiss­imo, ogni arredo è come attratto verso l’esterno e scelto in base a un’idea globale di relax, in omaggio allo spirito del luogo. «Io vengo da Chicago, mi sono trasferita a Miami nel 1979 e ancora non mi capacito della bellezza del suo clima e del suo fermento», dice Robin. «Volevo che tutto questo facesse parte del mio progetto e, al tempo stesso, desideravo per i miei clienti qualcosa di intimo».

La pulizia e la linearità formale di ispirazion­e razionalis­ta, insieme a una palette rilassante di grigi e tortora, sono state le basi su cui costruire l’interior, casual e raffinato. «La parola chiave del mio design è semplicità. Non credo nelle inutili complicazi­oni estetiche. Se in una casa si fanno le scelte giuste fin dall’inizio, è difficile che poi si abbia voglia di cambiare», ➳

dice la designer. In questa direzione sono stati scelti gli arredi, molti dei quali customizza­ti e prodotti in Italia, come il grande pouf in pelle al centro del living, realizzato per Hunt Leather Co., o i coffee table con top in legno e struttura metallica. In stile anni ’50 molte delle sedute, dalla Malibu Chair di William Haines Design alla Sonara Swivel Chair di Kelly Wearstler, con la base rotante in palissandr­o, o ancora la lounge chair Brick 305 (di Gervasoni) nella camera padronale (oltre a questa ci sono cinque altre stanze).

Luminosa e di grandissim­e dimensioni la cucina, con la zona pranzo adiacente, dove gli sgabelli con struttura in ottone Elliott di Kelly Wearstler e il lampadario Wahlburg di Arteriors evocano l’epoca d’oro di South Miami e di Fisher Island, quella che la designer ha contribuit­o a rilanciare con i suoi progetti. Pensata per accogliere gli amici, la sala da pranzo ha il suo focus nel grande

tavolo della collezione Edizioni di Robicara (il marchio di mobili di lusso che Sam Robin ha fondato insieme a Francesco Caracciolo) con base in metallo nero e il top in rovere sbiancato, circondato dalle dining chair Zuma di Kelly Wearstler. Tutto, in questo appartamen­to, sembra appartener­e alla stessa epoca e addirittur­a alla stessa mano, e in un certo senso è così. «La licenza creativa che mi è stata concessa dai proprietar­i mi ha dato un’estrema libertà», spiega Sam Robin. «Sento fortissima l’influenza del razionalis­mo italiano e ne seguo l’estetica in tutti i miei progetti. Mi piace la sua modernità, che però non è fredda». Mai più ritornata a Chicago dopo il suo arrivo a Miami nel 1979 (per disegnare gli interni di un aeroplano), Sam Robin continua a dare forma alla nuova estetica della città: portano infatti la sua firma alcuni degli edifici più belli che ne stanno cambiando lo skyline, proprio come quello in cui si trova questo appartamen­to.

 ??  ?? A SINISTRA: NEL LIVING, PANCA REALIZZATA SU DISEGNO (INDELUX), LAMPADARIO ORIENTABIL­E A PARETE DI SERGE MOUILLE, UN PROGETTO DEL 1954. MALIBU CHAIR DI WILLIAM HAINES DESIGN. CUSCINI RIVESTITI IN TESSUTO CASAMANCE.
A SINISTRA: NEL LIVING, PANCA REALIZZATA SU DISEGNO (INDELUX), LAMPADARIO ORIENTABIL­E A PARETE DI SERGE MOUILLE, UN PROGETTO DEL 1954. MALIBU CHAIR DI WILLIAM HAINES DESIGN. CUSCINI RIVESTITI IN TESSUTO CASAMANCE.
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 ??  ?? SOPRA: LA ZONA PISCINA. A SINISTRA: NEL LIVING, SONARA SWIVEL CHAIR CON BASE ROTANTE IN PALISSANDR­O DI KELLY WEARSTLER, POUF CUSTOM IN PELLE REALIZZATO DA HUNT LEATHER CO., PIANTANA THREE ARM (FRANCE AND SØN), TAPPETO VARKALA IN JUTA INTRECCIAT­A A MANO. IN PRIMO PIANO SCULTURE AD ANELLO DI GREGORY (ARTERIORS).
SOPRA: LA ZONA PISCINA. A SINISTRA: NEL LIVING, SONARA SWIVEL CHAIR CON BASE ROTANTE IN PALISSANDR­O DI KELLY WEARSTLER, POUF CUSTOM IN PELLE REALIZZATO DA HUNT LEATHER CO., PIANTANA THREE ARM (FRANCE AND SØN), TAPPETO VARKALA IN JUTA INTRECCIAT­A A MANO. IN PRIMO PIANO SCULTURE AD ANELLO DI GREGORY (ARTERIORS).
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 ??  ?? A SINISTRA: L’INGRESSO, CON BOISERIE SU DISEGNO DI SAM ROBIN (INDELUX). SCULTURA MOBIUS (OLY STUDIO). IN ALTO: NELLA ZONA PRANZO, TAVOLO EDIZIONI CON BASE IN METALLO, CREDENZA SIRA CON TOP IN NERO MARQUINA (ROBICARA), SEDIE ZUMA DI KELLY WEARSTLER, LAMPADA PICK UP STICK CHANDELIER 5 STICK HORIZONTAL (BILLY COTTON). OPERA DI MARCO LORENZETTO. PAGINA SEGUENTE: IN CUCINA, SGABELLI ELLIOTT DI KELLY WEARSTLER E LAMPADA WAHLBURG (ARTERIORS). ALLA PARETE, OPERA ASTRATTA DI PAUL MARROT.
A SINISTRA: L’INGRESSO, CON BOISERIE SU DISEGNO DI SAM ROBIN (INDELUX). SCULTURA MOBIUS (OLY STUDIO). IN ALTO: NELLA ZONA PRANZO, TAVOLO EDIZIONI CON BASE IN METALLO, CREDENZA SIRA CON TOP IN NERO MARQUINA (ROBICARA), SEDIE ZUMA DI KELLY WEARSTLER, LAMPADA PICK UP STICK CHANDELIER 5 STICK HORIZONTAL (BILLY COTTON). OPERA DI MARCO LORENZETTO. PAGINA SEGUENTE: IN CUCINA, SGABELLI ELLIOTT DI KELLY WEARSTLER E LAMPADA WAHLBURG (ARTERIORS). ALLA PARETE, OPERA ASTRATTA DI PAUL MARROT.
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