DENTRO COME FUORI — Un appartamento inondato dal panorama su un’isola privata di fronte a MIAMI.
Su un’isola privata di fronte a MIAMI in un grande appartamento “sospeso” sull’oceano il panorama entra in ogni ambiente. Con un dialogo continuo e rilassante con il design.
Cinque chilometri di mare separano Fisher Island da Miami, cinque chilometri che la rendono inaccessibile a chiunque non ci viva (e i suoi ospiti) o non lavori per chi ci vive. È questa l’enclave più esclusiva degli Stati Uniti, il posto con il reddito pro capite più alto dell’intero Paese. Questa allure, d’altronde, è nel Dna dell’isola, che la leggenda narra sia stata venduta nel 1920 dall’imprenditore Carl Fisher a William Vanderbilt II in cambio di uno yacht da 75 metri e di un assegno da dieci dollari. 467 gli abitanti, tra star dello spettacolo e dello sport e tycoon americani e stranieri, nascosti nelle ville stile mediterraneo e nei nuovi mega-condomini costruiti da developer internazionali. In uno di questi, il Palazzo del Sol, la designer Sam Robin ha realizzato l’appartamento di una giovane famiglia, un posto in cui vivere ogni giorno sentendosi sempre in vacanza. «Di certo la natura circostante aiuta», commenta la designer. «Per questo ho progettato spazi in cui la magnifica vista fosse sempre protagonista, entrasse addirittura in casa». Davanti alla grande vetrata del living ➳
«Sono a Miami dal 1979 e ancora non mi capacito della bellezza del suo clima e del suo fermento. Ho progettato spazi in cui la
MAGNIFICA VISTA fosse sempre protagonista, entrasse in casa».
ha infatti collocato una panca su suo disegno (realizzata da Indelux) dove sedersi a guardare l’oceano con la sensazione di essere sospesi sull’acqua. In questo ambiente, luminosissimo, ogni arredo è come attratto verso l’esterno e scelto in base a un’idea globale di relax, in omaggio allo spirito del luogo. «Io vengo da Chicago, mi sono trasferita a Miami nel 1979 e ancora non mi capacito della bellezza del suo clima e del suo fermento», dice Robin. «Volevo che tutto questo facesse parte del mio progetto e, al tempo stesso, desideravo per i miei clienti qualcosa di intimo».
La pulizia e la linearità formale di ispirazione razionalista, insieme a una palette rilassante di grigi e tortora, sono state le basi su cui costruire l’interior, casual e raffinato. «La parola chiave del mio design è semplicità. Non credo nelle inutili complicazioni estetiche. Se in una casa si fanno le scelte giuste fin dall’inizio, è difficile che poi si abbia voglia di cambiare», ➳
dice la designer. In questa direzione sono stati scelti gli arredi, molti dei quali customizzati e prodotti in Italia, come il grande pouf in pelle al centro del living, realizzato per Hunt Leather Co., o i coffee table con top in legno e struttura metallica. In stile anni ’50 molte delle sedute, dalla Malibu Chair di William Haines Design alla Sonara Swivel Chair di Kelly Wearstler, con la base rotante in palissandro, o ancora la lounge chair Brick 305 (di Gervasoni) nella camera padronale (oltre a questa ci sono cinque altre stanze).
Luminosa e di grandissime dimensioni la cucina, con la zona pranzo adiacente, dove gli sgabelli con struttura in ottone Elliott di Kelly Wearstler e il lampadario Wahlburg di Arteriors evocano l’epoca d’oro di South Miami e di Fisher Island, quella che la designer ha contribuito a rilanciare con i suoi progetti. Pensata per accogliere gli amici, la sala da pranzo ha il suo focus nel grande
tavolo della collezione Edizioni di Robicara (il marchio di mobili di lusso che Sam Robin ha fondato insieme a Francesco Caracciolo) con base in metallo nero e il top in rovere sbiancato, circondato dalle dining chair Zuma di Kelly Wearstler. Tutto, in questo appartamento, sembra appartenere alla stessa epoca e addirittura alla stessa mano, e in un certo senso è così. «La licenza creativa che mi è stata concessa dai proprietari mi ha dato un’estrema libertà», spiega Sam Robin. «Sento fortissima l’influenza del razionalismo italiano e ne seguo l’estetica in tutti i miei progetti. Mi piace la sua modernità, che però non è fredda». Mai più ritornata a Chicago dopo il suo arrivo a Miami nel 1979 (per disegnare gli interni di un aeroplano), Sam Robin continua a dare forma alla nuova estetica della città: portano infatti la sua firma alcuni degli edifici più belli che ne stanno cambiando lo skyline, proprio come quello in cui si trova questo appartamento.