ARTS & CRAFTS — Le fantasiose sedute e altre creazioni di CARLA TOLOMEO in mostra a Venezia.
La passione per l’arte, l’amore per il design. Con tocchi di esotismo e stravaganza. A Venezia una mostra dedicata all’universo creativo di CARLA TOLOMEO, autrice di scenografiche sedie-scultura.
Aestethics of seat
Passion for art, love for design. With touches of exoticism and extravagance. In Venice, an exhibition dedicated to the creative universe of CARLA TOLOMEO, author of sculpture-chairs. Velluti cangianti, seta marezzata, broccati sensuali, ma anche paillettes, obi giapponesi, perle e cristalli iridescenti. Per Carla Tolomeo la texture di un tessuto sortisce lo stesso ipnotico effetto del colore nella pittura, la sua prima passione artistica. «Mi sono formata sotto l’egida di Giorgio de Chirico: un amico, un confidente, per me il Maestro più grande». Sperimentatrice instancabile, da oltre 20 anni Tolomeo ci stupisce con le sue sedie-scultura, pezzi unici di design art che esprimono un’estetica della meraviglia di sofisticata ricercatezza, con un tocco di esotismo e stravaganza. La sua esplosiva creatività rifugge la noia: perché sa unire l’alta decorazione a suggestioni letterarie e dialoghi stilistici inaspettati. «Amo l’arte giapponese, in particolare il ritmo grafico di Utamaro e Hiroshige», spiega l’artista. «Adoro anche l’eclettismo visionario di Gaudí, pioniere del modernismo catalano».
Questa ingegnosa ars combinatoria, forgiata dall’amore per la natura e gli scritti di Borges – «mi affascina il suo
Manuale di zoologia fantastica» –, dà vita a sedute di gusto scenografico. «Ricordo quando de Chirico disegnò le scene per l’Otello di Shakespeare. Da lì ho iniziato a concepire la realtà come teatro dell’immaginazione». Un esempio della sua arte, capace di trasformare l’ordinario in straordinario, è la spettacolare poltrona Blue
Turtles, proposta nella personale “Never Rest” (fino al 28/07), allestita a Venezia, alla Fondazione Bevilacqua La Masa e organizzata dalla Galleria d’Arte Contini. In mostra più di 40 sedie-scultura che Tolomeo ha creato negli ultimi due anni, affiancate da suoi cicli pittorici. «Ho lavorato sul gioco dei volumi, sulla palette cromatica, e introdotto nuovi tessuti Etro e Pierre Frey, oltre a miei grandi classici come Dedar, Rubelli, i velluti in seta di Pontoglio. Ogni opera è come un autoritratto: piena di fantasia, ricordi, colori, emozioni».