AD (Italy)

CHIEDI ALLA POLVERE — Nascerà una WUNDERKAMM­ER in una dépendance del castello di Dampierre.

Le stanze di una dépendance del castello, sospese in una calma immobile, danno l’impression­e di un fascinoso LUOGO TEATRALE, abitato da presenze fantasmati­che di collezioni che lasciano presagire una nuova veste nel segno del Barocco.

- testo di MARIO GEROSA fotografie di MASSIMO LISTRI

Anche adesso che sono abitate da cumuli di macerie e da vetrinette spoglie, in attesa di essere riempite da meraviglie museali, queste stanze hanno un loro fascino innegabile, il fascino del tempo perduto, il gusto romantico della polvere e della rovina, che sanno parlare a chi ha una predisposi­zione per l’antico. Ma è una circostanz­a transitori­a, dato che presto le stanze di questa dépendance del castello di Dampierre torneranno all’originario splendore, anzi, raccontera­nno una storia completame­nte inedita, giacché saranno reinventat­e dall’estro e dalla fantasia di Pierre Peyrolle, artista di vaglia e decoratore impareggia­bile, sensibile allo charme del Grand Siècle e delle architettu­re barocche, il cui spirito 

Per terra, le pietre dei cumuli di macerie, nelle teche decine di minerali da collezione.

magniloque­nte rivive nelle sue creazioni. Il proprietar­io di questa parte del complesso di Dampierre è lo stesso che anni fa ha acquistato un’altra magione nella campagna francese, dove Peyrolle ha reinventat­o con il suo stile inconfondi­bile gli ambienti (vedi AD

Style n.4, novembre 2018). Ora Peyrolle è stato chiamato ancora una volta a dar prova del suo talento a Dampierre. Attualment­e tutte le stanze versano in difficili condizioni, ma un tempo qui era di casa la meraviglia. «Tra la fine del ’700 e l’inizio dell’800 i duchi che abitavano il castello vi esposero più di mille minerali, centinaia di uccelli impagliati, bronzi, ceramiche, armi preistoric­he e mummie. In quelle stanze, abbandonat­e a loro stesse, non c’è quasi niente», spiega Peyrolle. «Il nuovo proprietar­io porterà qui parte delle collezioni custodite nell’altro castello, ma prima di allestire gli ambienti deve iniziare il restauro, che richiederà molto tempo». Per adesso è difficile immaginare il nuovo volto di queste stanze dopo la trasformaz­ione che ha già in mente Peyrolle, che sarà estremamen­te scenografi­ca e colta. Ora come

ora, attraversa­ndo questi spazi disabitati si ha l’idea di trovarsi in un’architettu­ra fantasma, dove regnano incontrast­ati il tempo e la polvere. «Per il restauro vorrei ispirarmi al Grand Siècle», continua Peyrolle, la cui arte in settembre sarà di scena a Roma, alla Galleria Benucci, per una personale con una ventina di opere. «Mi piacerebbe rendere omaggio al grande gusto francese, con uno spirito barocco. Ogni ambiente avrà una storia a parte. Sicurament­e ci sarà una grande galleria di quadri, un cabinet dedicato agli avori e uno agli argenti. E non mancherà un salone adibito a gliptoteca». Il motivo dominante del progetto sarà l’idea di Wunderkamm­er, molto affine alla poetica di Peyrolle. «Abbiamo l’intenzione e l’ambizione di realizzare un grande cabinet de curiosités, una Kunstkamme­r». E con un po’ di fantasia ce la si può già immaginare questa camera delle meraviglie diffusa, che straborda da una stanza all’altra, riempiendo gli occhi con centinaia di oggetti preziosi e stravagant­i, destinati a diventare i nuovi attori di questo scenario teatrale perso nelle nebbie del tempo perduto.

 ??  ?? Echi del passato. a destra: nelle grandi stanze che ospitavano le collezioni dei duchi che abitarono il castello è rimasto poco. Le vetrinette sono ormai vuote e si possono soltanto immaginare i fasti delle stravagant­i Wunderkamm­er di un tempo. Al centro della stanza spicca un gruppo scultoreo in gesso di gusto barocco.
Echoes of the past. right: little remains in the large rooms that contained the collection­s of the dukes who lived in the castle. The vitrines are empty now, and we can only imagine the extravagan­ce of what was once a veritable Wunderkamm­er. A Baroque grouping of plaster sculptures stands out at the center of the room.
Echi del passato. a destra: nelle grandi stanze che ospitavano le collezioni dei duchi che abitarono il castello è rimasto poco. Le vetrinette sono ormai vuote e si possono soltanto immaginare i fasti delle stravagant­i Wunderkamm­er di un tempo. Al centro della stanza spicca un gruppo scultoreo in gesso di gusto barocco. Echoes of the past. right: little remains in the large rooms that contained the collection­s of the dukes who lived in the castle. The vitrines are empty now, and we can only imagine the extravagan­ce of what was once a veritable Wunderkamm­er. A Baroque grouping of plaster sculptures stands out at the center of the room.
 ??  ?? Strano connubio. sopra: i frammenti di collezioni di naturalia e le macerie regalano una dimensione poetica a queste stanze, che col passare del tempo hanno assunto spontaneam­ente una veste teatrale. pagina seguente: una raccolta di minerali evoca l’idea di camera delle meraviglie. Odd couple. above: fragments of collection­s of naturalia and rubble add a poetic dimension to these rooms, which with the passage of time have spontaneou­sly taken on a theatrical image.
next page: a collection of minerals, as in a chamber of wonders.
Strano connubio. sopra: i frammenti di collezioni di naturalia e le macerie regalano una dimensione poetica a queste stanze, che col passare del tempo hanno assunto spontaneam­ente una veste teatrale. pagina seguente: una raccolta di minerali evoca l’idea di camera delle meraviglie. Odd couple. above: fragments of collection­s of naturalia and rubble add a poetic dimension to these rooms, which with the passage of time have spontaneou­sly taken on a theatrical image. next page: a collection of minerals, as in a chamber of wonders.
 ??  ?? Presenze. sopra: scheletri, ossa e crani di animali contribuis­cono a rafforzare il carattere scenografi­co di queste stanze da romanzo. in basso, a sinistra: un altro salone, dove sono stati mantenuti i soffitti originali dell’epoca. pagina precedente: le statue sembrano vegliare negli spazi deserti. Presences. above: skeletons, bones and skulls of animals reinforce the theatrical atmosphere of these rooms.
lower left: another space, where the original ceilings have been conserved.
previous page: the statues seem to watch over the deserted spaces.
Presenze. sopra: scheletri, ossa e crani di animali contribuis­cono a rafforzare il carattere scenografi­co di queste stanze da romanzo. in basso, a sinistra: un altro salone, dove sono stati mantenuti i soffitti originali dell’epoca. pagina precedente: le statue sembrano vegliare negli spazi deserti. Presences. above: skeletons, bones and skulls of animals reinforce the theatrical atmosphere of these rooms. lower left: another space, where the original ceilings have been conserved. previous page: the statues seem to watch over the deserted spaces.
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