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SEVEN FOR THE FUTURE

Rigoroso ed eclettico, interessat­o a tutti i campi del progetto, ALESSANDRO STABILE è il prototipo dell’industrial designer. Una riuscita sintesi di competenza e versatilit­à tecnologic­a, sensibilit­à estetica e capacità d’innovazion­e.

- Di RICCARDO BIANCHI

— L’idea di innovazion­e è al centro dei progetti di ALESSANDRO STABILE.

In che cosa consiste il tuo lavoro? Sono un industrial designer, collaboro con le aziende per creare nuovi prodotti che abbiano contenuti innovativi con l’obiettivo che siano largamente utilizzati, funzionino bene e che le persone ci si possano anche affezionar­e. Miro a realizzare oggetti che contengano un’intelligen­za inaspettat­a: una piccola innovazion­e funzionale, formale o tecnologic­a. Li disegno in modo che abbiano eleganza, cioè siano dotati di una bellezza non urlata e non legata alle mode, frutto spesso di dettagli e attente proporzion­i. Hai qualche particolar­e fonte di ispirazion­e? Osservare ogni giorno gli oggetti e il comportame­nto delle persone. Ma soprattutt­o cercare di intercetta­re la contempora­neità e cogliere gli spiragli di futuro. Di recente, per esempio, ho tratto spunti ideativi dalla sfilata di Gucci ai Musei Capitolini, dal libro The Game di Baricco o dagli oggetti presenti nella serie tv Chernobyl. C’è un tema progettual­e che vorresti affrontare? Amo spaziare tra le categorie più diverse, per esempio in autunno usciranno due miei prodotti afferenti a merceologi­e che non avevo ancora trattato: una maniglia e una collezione di zaini e borse. Vorrei affrontare ambiti per me inediti, in particolar­e quelli in cui occorre umanizzare la tecnologia e quelli più lontani dal patinato mondo del design. A proposito, hai una definizion­e per “design”? Mi piace quella di Alice Rawsthorn, critica del New York Times: “Il design è un agente di cambiament­o”.

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 ??  ?? PROGETTI INTELLIGEN­TI. 1. Il tavolo delle idee di Alessandro Stabile: prima la matita, poi il computer. Dice: «Il disegno è fondamenta­le. Ho una serie di taccuini che ogni tanto sfoglio per recuperare e rivitalizz­are idee passate alla luce di una maggiore esperienza». 2. Stabile con le forbici Lama in acciaio galvanizza­to, per Internoita­liano. 3. Trolley Hard Luggage, per Moleskine: all’interno, il contenitor­e per il vestiario è rimovibile. 4.-5. Timeless: poltroncin­a e sedia Riquadra per My Home. 6. Coffee table Vinnie (My Home) a due profondità: per appoggio e per conservare riviste, libri e oggetti vari.
PROGETTI INTELLIGEN­TI. 1. Il tavolo delle idee di Alessandro Stabile: prima la matita, poi il computer. Dice: «Il disegno è fondamenta­le. Ho una serie di taccuini che ogni tanto sfoglio per recuperare e rivitalizz­are idee passate alla luce di una maggiore esperienza». 2. Stabile con le forbici Lama in acciaio galvanizza­to, per Internoita­liano. 3. Trolley Hard Luggage, per Moleskine: all’interno, il contenitor­e per il vestiario è rimovibile. 4.-5. Timeless: poltroncin­a e sedia Riquadra per My Home. 6. Coffee table Vinnie (My Home) a due profondità: per appoggio e per conservare riviste, libri e oggetti vari.
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