LUCE DI PUGLIA
Nel cuore antico di POLIGNANO A MARE, borgo spettacolare affacciato sulle onde, un restauro pieno di tatto trasforma un’antica casa in un mini bed & breakfast fuori dall’ordinario.
— A POLIGNANO A MARE , un’antica dimora con la vocazione per l’ospitalità.
turchese, azzurro, bianco, grigio roccia. Sono i colori del paesaggio di Polignano a Mare, piccolo borgo abbarbicato alle scogliere a sud di Bari. Visto dal mare, il paese vecchio è un grumo di case a strapiombo sull’acqua, addossate una all’altra, una muraglia impenetrabile come una formazione minerale, ritmata da finestre e piccoli balconi. Una fortezza sull’acqua. Che, all’interno, è solcata da strade strette e irregolari che sembrano piccoli canyon. La casa di queste pagine si trova proprio qui. Un edificio antico, risalente al ’700 (o addirittura al secolo precedente) ma la cui forma è cambiata nel tempo. «Come succedeva spesso in antichità, le case venivano ampliate man mano che la famiglia cresceva», racconta Pino Brescia, autore del progetto di recupero di questa architettura. «Qui a Polignano, dove lo spazio è sempre stato il bene più prezioso, si cresceva per forza in altezza. Questo edificio è su tre piani; e anche il tetto è uno spazio da vivere, una terrazza affacciata sul paese». La casa, in origine l’abitazione di una famiglia, oggi è diventata un minuscolo bed & breakfast: due sole stanze, al primo e al secondo piano. «Quella al primo piano è minuscola. È un posto dove andare se ci si vuole veramente bene», commenta divertito il progettista. La ristrutturazione è stata eseguita con precisione millimetrica, preservando il più possibile i solai originali, e con pochissime variazioni in pianta: è stato reso più agevole l’accesso al primo piano (l’ultimo tratto della scala si poteva fare solo stando chini), rivedendo il taglio degli ambienti del secondo sono stati ricavati una lavanderia e un bagno, oltre alla camera. La terrazza è stata dotata di una vasca idromassaggio e anche di un angolo cucina. All’interno gli spazi sono sfruttati al meglio, un po’ come si fa nelle barche: ogni centimetro è prezioso. Gli ambienti offrono tutti i comfort moderni, a partire dalla climatizzazione. Il codice
estetico però è quello di una casa di qui, ancorata alla tradizione. Con tocchi di modernità che non stonano affatto. «Anche se pensato per l’ospitalità, ho voluto preservare l’atmosfera di questo spazio. L’atmosfera qui è creata, oltre che dai volumi così speciali, anche dai materiali: le pareti mantenute con le loro irregolarità e imbiancate con latte di calce, i pavimenti in chianca, la pietra calcarea compatta con cui è costruita tanta architettura pugliese. Nelle architetture di pregio è lavorata, intagliata; qui è quasi grezza. Per le armadiature, come quella ricavata sotto la scala che unisce primo e secondo piano, ho utilizzato ante in sottile rete metallica tesa su telai di legno: mi sono ispirato a quelle delle dispense nelle vecchie case contadine, che sono nicchie scavate nel muro per garantire frescura. Lì le ante in rete permettono il passaggio dell’aria ma proteggono dagli insetti gli alimenti contenuti all’interno. Un frammento di storia popolare». L’arredamento è una miscela di elementi tradizionali – magari reinventati – e di creatività contemporanea. Molti dettagli sono disegnati dallo stesso Brescia: come le applique in pietra imbiancata con latte di calce, che oltre a dare una luce indiretta e morbida hanno una sorta di asola a cui appendere coperte, abiti, oggetti. O i vasi in ceramica smaltata di Grottaglie che, legati insieme a festone da una corda, decorano la parete della sala da pranzo al piano terra e
«L’atmosfera in questa casa è creata anche dai materiali: le pareti imbiancate con LATTE DI CALCE; i pavimenti in chianca, la pietra calcarea compatta con cui è costruita tanta architettura pugliese».
si ritrovano anche in altri spazi. Tutto evoca la tradizione, in modo moderno ma delicato, senza snaturarla: il tavolo con piano in noce della sala da pranzo, i setacci per la farina appesi alle pareti, le ceramiche che portano una nota di colore in una palette tutta giocata tra bianco e colori naturali. Nei bagni anche le pareti sono rivestite in pietra: materiale su cui spicca il design moderno dei sanitari e della rubinetteria. La sera, strisce led invisibili mettono in valore le linee architettoniche degli interni. E anche la facciata è illuminata in modo scenografico, con faretti nascosti posti su piccole mensole. Su alcune di esse sono anche posate delle versioni in tufo (ideate sempre da Brescia) delle classiche pigne in ceramica smaltata, quelle che si mettevano sui balconi e sulle facciate delle case: «Fanno parte della tradizione mediterranea, poste a protezione della casa», spiega il progettista. Un tocco di folclore, perfetto per questo luogo fuori dal tempo.