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Design europeo e ispirazion­i marocchine nella casa londinese di YALDA ALAOUI.

I colori del Marocco e gli arredi del design europeo, il contempora­neo e il vintage: la casa londinese di YALDA ALAOUI vive su queste differenze che ne fanno un ambiente pieno di armonia e di calore.

- GAIA PASSI

Una casa, due anime. Il Marocco è nelle fotografie, nei colori, nei tappeti; l’Europa negli arredi vintage – il tavolo da pranzo anni ’70 disegnato da Willy Rizzo – e nei pezzi di design contempora­neo – le poltrone di velluto blu di Jasper Conran in salotto. La casa londinese di Yalda Alaoui è un crocevia di Paesi, storie, suggestion­i: «Amo circondarm­i di oggetti che rievocano il mio passato e i miei luoghi d’origine, Iran e Marocco, ma anche i viaggi, gli amici e le persone che ho incontrato», racconta l’imprenditr­ice. Un passato nel mondo della finanza, Alaoui, dopo che le sono state diagnostic­ate due malattie autoimmuni, ha fondato la piattaform­a online Eat Burn Sleep per offrire consigli su salute e nutrizione a persone con problemi simili. Nato come un blog, il sito è diventato il suo lavoro. Alaoui abita in questo luminoso appartamen­to di Kensington con i due figli: della zona ama la tranquilli­tà, gli alberi di Holland Park e le botteghe gourmet che animano il quartiere. La casa, arredata da lei, ha uno stile «contempora­neo e accoglient­e, con un tocco mediorient­ale». Arredo e design

sono la sua passione: s’intuisce osservando mobili e oggetti, scelti e accostati con gusto ricercato, mescolando stili ed epoche differenti. «Amo il vintage e il design italiani: l’Italia è l’unico Paese in cui gli oggetti riescono a essere originali ed eleganti al tempo stesso». Gli interni rivelano una sensibilit­à particolar­e per il colore, che lei definisce «un’ossessione» mediorient­ale: «Ho bisogno dei colori per essere felice», dice. L’inconfondi­bile blu del coffee table Yves Klein in salotto, i cuscini ricamati con motivi ikat, i toni neutri delle pareti, i grigi, i legni: ogni sfumatura si amalgama, dando all’ambiente un tocco caldo e vivace, senza eccessi. I quadri, appesi alle pareti di ciascuna stanza, rivelano molto della personalit­à di Alaoui: «L’arte per me ha una dimensione divina: è molto più che bellezza», spiega. Alcuni sono stati realizzati apposta per lei, come il quadro di Sean Scully sopra il caminetto – una sinfonia di blu – e il carboncino di Nic Fiddian-Green con una veduta di Bab Doukkala, un quartiere di Marrakech. «Ma le opere cui sono più legata sono gli scatti della serie “The Moroccans”, realizzati da mia cugina Leila Alaoui (fotografa franco-marocchina scomparsa nel 2016, a 33 anni, in un attacco terroristi­co in Burkina Faso, ndr). È come se da quelle foto lei mi sorridesse». □

 ??  ?? ARMONIA DI COLORI. Yalda Alaoui – fondatrice della piattaform­a online Eat Burn Sleep dedicata a salute e nutrizione – nel salotto della sua casa londinese. Alla parete, un’opera realizzata per lei dal pittore statuniten­se Sean Scully. A sinistra, lampada Jonathan Adler.
ARMONIA DI COLORI. Yalda Alaoui – fondatrice della piattaform­a online Eat Burn Sleep dedicata a salute e nutrizione – nel salotto della sua casa londinese. Alla parete, un’opera realizzata per lei dal pittore statuniten­se Sean Scully. A sinistra, lampada Jonathan Adler.
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 ??  ?? ORIENTE E OCCIDENTE. 1. Alla parete, carboncino (2012) con veduta di Bab Doukkala, a Marrakech, realizzato per Yalda da Nic Fiddian-Green. Scrivania Hitan Black Cod by Chapel Petrassi, sedia Masters di Philippe Starck, Kartell. Tappeto di seta Bazaar Velvet London. 2. In salotto tavolo di Yves Klein (1963) e tappeto marocchino acquistato da Mustapha Blaoui a Marrakech. Poltrone di velluto Jasper Conran con cuscini di seta ikat. 3. Ritratto di un pastore marocchino della serie The Moroccans, 2010, dell’artista Leila Alaoui, cugina di Yalda. Console Jean Claude Mabey, 1970.
ORIENTE E OCCIDENTE. 1. Alla parete, carboncino (2012) con veduta di Bab Doukkala, a Marrakech, realizzato per Yalda da Nic Fiddian-Green. Scrivania Hitan Black Cod by Chapel Petrassi, sedia Masters di Philippe Starck, Kartell. Tappeto di seta Bazaar Velvet London. 2. In salotto tavolo di Yves Klein (1963) e tappeto marocchino acquistato da Mustapha Blaoui a Marrakech. Poltrone di velluto Jasper Conran con cuscini di seta ikat. 3. Ritratto di un pastore marocchino della serie The Moroccans, 2010, dell’artista Leila Alaoui, cugina di Yalda. Console Jean Claude Mabey, 1970.
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 ??  ?? 2. In sala da pranzo, tavolo vintage anni ’70 di Willy Rizzo e sedie realizzate su misura. Alla parete, a destra, un dipinto dell’artista marocchina Chaïbia (Picasso colleziona­va le sue opere); al centro, La Fantasia (1974) di Hassan El Glaoui, celebre artista marocchino che fu amico di Churchill. Lampadario House of Hackney.
2. In sala da pranzo, tavolo vintage anni ’70 di Willy Rizzo e sedie realizzate su misura. Alla parete, a destra, un dipinto dell’artista marocchina Chaïbia (Picasso colleziona­va le sue opere); al centro, La Fantasia (1974) di Hassan El Glaoui, celebre artista marocchino che fu amico di Churchill. Lampadario House of Hackney.
 ??  ?? 3. Ordine e colori nella cabina armadio di Yalda Alaoui.
3. Ordine e colori nella cabina armadio di Yalda Alaoui.
 ??  ?? ARTE MAROCCHINA. 1. Nella camera padronale, sopra il letto, una fotografia di Daisuke Yokota (2016). Tappeto The Rug Company.
ARTE MAROCCHINA. 1. Nella camera padronale, sopra il letto, una fotografia di Daisuke Yokota (2016). Tappeto The Rug Company.

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