ATELIER MODERNO
In Veneto, dove si producono tutte le calzature di LOUIS VUITTON.
A Fiesso d’Artico, nella campagna tra Padova e Venezia, c’è la manifattura dove vengono realizzate tutte le calzature LOUIS VUITTON . Tra pezzi d’arte moderna, libri, macchinari high tech e strumenti artigianali. Un luogo in cui, ogni giorno, prendono forma le idee.
Si entra sempre con curiosità in uno stabilimento dove si produce qualcosa. E se ne esce sempre arricchiti. È il primo pensiero che viene visitando la manifattura di Fiesso d’Artico, tra Padova e Venezia, che Louis Vuitton ha voluto costruire per la produzione delle sue calzature. La scelta del luogo non è stata casuale: in questa zona già dal ’200 c’erano conciatori, che per trattare le pelli utilizzavano l’acqua del Brenta, e calzolai. Un panorama la cui ricchezza paesaggistica nel tempo si è arricchita di gioielli architettonici, le ville dei nobili veneziani ma non solo. Generazioni di saper fare, secoli di bellezza. La struttura della manifattura è modernissima, un volume monolitico in cemento rivestito con una garza di maglia metallica. Al suo interno sculture a tema come Priscilla, la colossale décolletée realizzata dall’artista portoghese Joana Vasconcelos utilizzando pentole e coperchi in acciaio. Il primo spazio che il visitatore incontra è una grande sala-biblioteca (alle pareti lavori originali di Andy Warhol, Yayoi Kusama e Richard Prince, sempre legati alla simbologia universale della scarpa: un piccolo museo), e aule di formazione: qui si insegna che il prodotto è, anche, un’espressione di cultura. Poi si accede a dove nascono le cose, e si scopre una simbiosi fluida e affascinante tra high tech e manualità. Computer, spazzole, macchine a controllo numerico, stampanti, cere, aghi, fili. Al centro di tutto c’è l’essere umano: mani toccano le pelli, assemblano, cuciono, applicano strati di colore; occhi valutano il prodotto a ogni fase. Un’integrazione che permette anche di realizzare modelli su ordinazione, che siano capi eleganti, formali o sneaker: è l’idea artigianale del pezzo unico aggiornata al XXI secolo. Qui si capisce al meglio lo slittamento di significato grazie a cui un oggetto di consumo acquista il ruolo di manifestazione di pensiero, diventando gusto e stile. È la metamorfosi operata dal design, scintilla vitale di cui la moda è uno dei volti più seducenti. Che li fa diventare segni del proprio tempo.