L’amore, all’improvviso
Una casa che “trova” i suoi proprietari. Un colpo di fulmine e due esperti di architettura trasformano degli EDIFICI RURALI ENGADINESI in un rifugio di legno e pietra.
Montagne da ogni lato, il fiume che scorre impetuoso, i boschi di pini e larici, la natura incontaminata. Manca forse qualcosa a La Punt-Chamues-ch? La risposta è no. Non sorprende che sia qui, in questo villaggio nel cuore dell’Engadina, nel cantone svizzero dei Grigioni, che Paolo Asti, fondatore dello studio Asti Architetti a Milano, e sua moglie Chiara abbiano trovato il loro Eden. Anche se quando glielo dici ti correggono: «È avvenuto il contrario, è la casa che ci ha trovati, che ci ha fatto innamorare». Per proteggersi dagli elementi naturali e dal clima rigido, la casa ha pareti spesse e una struttura solida e imponente, le cui origini sono molto antiche. Come spiegano i proprietari, «si tratta di un insieme di edifici costruiti tra il 1770 e il 1930, che in seguito hanno formato una spaziosa dimora unifamiliare. Nel progetto di riqualificazione i dettagli originali della parte nobile, con tutte le caratteristiche tipiche dell’architettura locale, sono state messe in risalto. Le strutture annesse all’abitazione in una fase posteriore, vale a dire il fienile e la stalla, in cui l’uso del legno è predominante, sono state rese ariose e confortevoli grazie all’inserimento di ampie vetrate, così da fare entrare la luce naturale». Varcando la soglia, la sensazione di rigore e sobrietà che si respira dall’esterno cede il passo a un intimo senso di
rilassatezza, calore e comfort. Merito di precise scelte di interior design, «a partire da un’organizzazione spaziale lineare ed esatta delle funzioni abitative, rispettando il layout tradizionale e rendendolo ancora più funzionale», sottolinea la proprietaria. «La nostra non è una casa che indulge nella decorazione o nella sovrabbondanza di arredi. Piuttosto, i veri protagonisti sono i materiali e i volumi originali, importanti nella loro semplicità». Fin dall’inizio Paolo e Chiara hanno voluto creare un’idea di lusso montano accogliente ed empatica, in equilibrio tra passato e presente. Per quanto riguarda l’arredamento, le cromie e i materiali, prevale l’uso di dettagli tipici della montagna engadinese, dai tessuti grezzi ai colori ispirati a questi luoghi, con sfumature sobrie. Ovunque, tanto legno e pietra locale. «La luce filtra con naturalezza dagli stessi elementi architettonici, creando un’atmosfera suggestiva, nella quasi totale assenza di lampade a vista (un progetto a firma Asti Architetti)». La vista dalle finestre completa il tutto. □
I VERI PROTAGONISTI DELLA CASA SONO I MATERIALI E I VOLUMI ORIGINALI, IMPORTANTI NELLA LORO SEMPLICITÀ.