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FOTOGRAFIA

MAN RAY fu il grande sperimenta­tore della fotografia surrealist­a. Una mostra a Torino offre un’ampia antologia di sue immagini dedicate ai temi dell’inconscio e dell’erotismo, centrali per il movimento di Breton.

- di ALESSANDRA QUATTORDIO

A Torino, un’antologia di scatti di MAN RAY, interprete della fotografia surrealist­a.

Parigi, 17 gennaio 1938: s’inaugura l’“Exposition Internatio­nal du Surréalism­e”, confronto cruciale fra quegli artisti che, animati dal demone del sovvertime­nto della percezione del reale, vogliono stupire propalando il brivido dell’assurdo. Alla Galerie di Georges Waldenstei­n, in Faubourg Saint-Honoré, André Breton e Paul Éluard predispong­ono tutto: a Dalí ed Ernst affidano la cura dell’happening, a Man Ray l’incarico di maître delle luci. Tremila persone affollano il vernissage e, visitando la sezione “Ville Surréalist­e”, sobbalzano al cospetto di manichini agghindati in modo inquietant­e. Man Ray, artista americano fattosi conoscere nella Ville Lumière per le qualità di fotografo sperimenta­le fin dal 1921 quando vi approdò al seguito di Duchamp, documenta la kermesse. Il manichino di Dalí stupisce per la testa di pinguino, quello dello stesso Man Ray, ornato di pipe fra i capelli, per le copiose lacrime di vetro. Ma il primato dello straniamen­to metafisico è della “bambola” di André Masson: una gabbia per volatili intorno al capo e uccellini impagliati sotto le ascelle. Le foto di Man Ray, scattate solo per gli amici, saranno poi invece pubblicate nel portfolio Les mannequins. Résurrecti­on des

mannequins nel ’66, quando l’artista si è ormai da tempo stabilito a Parigi con la moglie Juliet, eterna musa e protagonis­ta della serie

The Fifty Faces of Juliet, ora esposta a Torino da Camera, con altre 150 opere, in “Wo/Man Ray. Le seduzioni della fotografia”.

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 ??  ?? VISIONI IN MOSTRA. sopra: da The Fifty Faces of Juliet, 1941-1955, stampa fotostatic­a, cm 39x24. in alto, a destra: Man Ray, Résurrecti­on des mannequins, 1938-1966, stampa vintage ai sali d’argento, cm 43x33. a destra: Electricit­é, 1931, portfolio di 10 rayografie, cm 52x42. Da “Wo/ Man Ray. Le seduzioni della fotografia”, Camera (via delle Rosine 18, Torino), fino al 19/1.
VISIONI IN MOSTRA. sopra: da The Fifty Faces of Juliet, 1941-1955, stampa fotostatic­a, cm 39x24. in alto, a destra: Man Ray, Résurrecti­on des mannequins, 1938-1966, stampa vintage ai sali d’argento, cm 43x33. a destra: Electricit­é, 1931, portfolio di 10 rayografie, cm 52x42. Da “Wo/ Man Ray. Le seduzioni della fotografia”, Camera (via delle Rosine 18, Torino), fino al 19/1.
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