In questo numero.
BRITT MORAN ED EMILIANO SALCI Nel 2003 hanno fondato Dimorestudio, ufficio/atelier che si occupa di architettura e design a 360°, dalla progettazione di interni privati e di hotel alla creazione di mobili, tessuti e illuminazione. Negli ambienti che firmano, scelte cromatiche audaci, pezzi d’epoca e contemporanei convivono creando un’allure “vintage remix”.
Un’architettura fiorentina da scoprire? «Le ville progettate da Leonardo Ricci a Monterinaldi, sotto Fiesole, costruite tra il 1950 e la metà degli anni ’60. Il manifesto di un modernismo rurale, fatto di cemento e di pietra».
EMIL HUMBERT E CHRISTOPHE POYET Architetti e interior designer (qui con Alexis Mabille), nel 2007 hanno unito le forze e da allora hanno progettato ristoranti, showroom, ville, uffici e appartamenti in Francia e nel mondo.
Un nuovo locale a Parigi? «Il Beef bar che abbiamo disegnato ispirandoci all’Art Nouveau. L’atrio storico, murato durante la guerra, è stato restaurato e dichiarato monumento nazionale».
CHIARA CADEDDU
Fotografa freelance, inizia con l’editore francese ATLAS che le commissiona libri sui viaggi di Barbie nel mondo. Collabora con AD dal 2005. È specializzata in foto di architettura e ritratti.
Una mostra di fotografia? «“Family” di Elliot Erwitt al Mudec, con i ritratti di famiglia, fino al 15 marzo. E “Viaggio. Racconto. Memoria.” di Ferdinando Scianna a Venezia fino al 2 febbraio».
GIANNI BASSO
Comincia come fotografo professionista nel 1978. Per più di dieci anni si dedica soprattutto a reportage che immortalano grandi concerti di musica rock. Nel 1989 fonda l’Agenzia Fotografica Vega MG, che si occupa di fotografia d’architettura d’interni, lifestyle e viaggi.
Un’architettura industriale francese? «Les Frigos, nel 13° Arrondissement: i vecchi magazzini Frigo del 1921 per la conservazione di merci alimentari, vicino alla ferrovia. Nello stesso quartiere c’ è la stupenda Bibliothèque Nationale de France François Mitterrand».
ELISABETH DELACARTE
La sua galleria parigina, Avant-Scène, è da 33 anni un punto di riferimento per gli arredi e l’arte decorativa, di cui lei stessa si occupa come interior designer.
Una mostra da visitare a Parigi? «Quella che la Fondation Louis Vuitton ha dedicato a Charlotte Perriand, una vera innovatrice del design contemporaneo».
GIUSEPPE SPERANDIO E MATTEO AUSANO
Laurea in Economia (Giuseppe) e in Legge (Matteo), entrambi sono poi entrati nel mondo della comunicazione, lavorando per storiche maison della moda.
Un mercatino dell’antiquariato? «Il Marché aux Puces di Parigi, dove siamo andati appena arrivati in città. Per noi era un mito. Ora è anche un simbolo della nostra nuova vita».