UN PRIMA E UN ADESSO
Edgar e Liliane Kaufmann erano i proprietari di un department store a Pittsburgh. Fuori città avevano comprato il bosco in cui scorre il Bear Run. Amavano soprattutto il punto dove il torrente salta giù in due cascate: lì, nei weekend d’estate, nuotavano nudi e si abbronzavano sulle rocce. Pensarono: vogliamo una casa da cui ammirare le cascate. E chiamarono a progettarla forse il più grande architetto americano, Frank Lloyd Wright. Edgar si infuriò quando vide il disegno: invece che davanti alle cascate, Wright l’aveva pensata sulle cascate. Ma a costruzione terminata, nel 1938, ebbe modo di ricredersi. Fallingwater, questo il nome, è un capolavoro di quella che Wright chiamava architettura organica: il fuori – il paesaggio, i rumori – che penetra il dentro, le strutture a sbalzo che per forma e colore sono la continuazione della geologia del paesaggio, l’acqua che scorre sotto la casa, la roccia dove Liliane prendeva il sole che affiora davanti al camino. Esiste la casa più bella del mondo? Se esiste, per me è questa. Me ne sono innamorato da bambino, su un libro, e forse è normale per un bambino innamorarsi della follia coraggiosa di una casa costruita a cavallo di un torrente. Ma a me piaceva e piace soprattutto il suo conservare, come uno scrigno, la testimonianza fisica di quello che il luogo era prima.
Tutte le case che vedrete nelle prossime pagine hanno avuto un prima e hanno un adesso in cui sono rinate, trasformando anche le vite di chi le abita. Era questo – la casa come un libro che conserva traccia dei personaggi e delle vicende dei capitoli precedenti, ma che si apre su un capitolo nuovo – il tema che mi interessava approfondire in un numero che anche per AD Italia è un po’ un capitolo nuovo. Prendo la direzione di questo splendido giornale dopo il lungo e stellato regno della persona che l’ha fondato, e che continuerà a far parte della famiglia: il nostro editorial advisor Ettore Mocchetti. Sarà per forza di cose un AD diverso, perché sarà il frutto di una persona diversa. Ma farò del mio meglio perché continui a piacervi.
Ps. Nel mio piccolo sto costruendo anche io una Fallingwater; più avanti, magari, ve la faccio vedere.
Si chiama Fallingwater Cam: è la camera fissa che consente di monitorare in tempo reale via web il capolavoro di Frank Lloyd Wright dall’angolazione più iconica. Catturando magari, come nel nostro caso, un visitatore.