IL SURREALISTA DI PIETRA
La storia dimenticata di un artista americano, miliardario e innamorato di Firenze. Che nella sua villa-laboratorio, nel Dopoguerra, ha saputo reinventare una tradizione antica
Richard Allmand Blow era nato nel 1904 nell’Illinois; dalla madre, oltre a un’immensa fortuna, aveva ereditato la passione per l’arte.Negli anni ’20 studia col pittoreAndré Lhote a Parigi, poi si trasferisce in una villa sulle colline fiorentine. Dopo la guerra inizia a far realizzare piccoli quadri in commesso di pietre dure,tecnica amata dai Medici.Blow la reinventa pensando al Cubismo, al Surrealismo, alla Metafisica. È il successo.Ma nel 1953 Blow ha un incidente,il laboratorio nella villa viene chiuso. Arrivano gli anni ’60,il gusto cambia. Il suo nome viene dimenticato. In anni recenti, una serie di ritrovamenti fortuiti lo ha riportato d’attualità.E il mercato ha riscoperto un maestro colto,ironico,stravagante.