PORTAMI CON TE
Popstar della scena artistica contemporanea, il norvegese Martin Whatson dipinge sui muri dimensioni alternative in cui fuggire dalla realtà quotidiana
Martin Whatson è, in questo momento, uno degli artisti più influenti del panorama dell’arte urbana mondiale. I suoi soggetti sono nature morte, ritratti, animali, ballerine, tutti elementi che vengono deturpati, e allo stesso tempo valorizzati, da un artista che conosce perfettamente il gusto del suo pubblico, perché lui stesso è pubblico.
«Amo la street art», spiega, «perché è diretta, facile e popolare. Ogni volta che realizzo una parete ho la capacità di cambiare le giornate di una persona che osserva il mio lavoro. Quando dipingo un muro, creo una dimensione alternativa. Può essere un momento colorato in un ambiente grigio e noioso, quasi come entrare in un parco dei divertimenti in città. Mi piace pensare che quello che faccio possa rappresentare una fuga dalla realtà per chi ci si imbatte».
Martin Whatson è diventato nel tempo un brand, un marchio di successo, come pochi altri artisti ci sono riusciti (per citarne due, Obey e Banksy), e il punto che li accomuna è sicuramente una forte consapevolezza di sé. «Ho capito molto tempo fa quanto sia importante avere uno stile riconoscibile per costruire il proprio universo artistico. In questo modo posso realizzare una tela 10x10 o un murale con cinque storie diverse e le persone capirebbero comunque che si tratta di una mia opera».
Non ci sono tanti artisti che sono in grado di «urlarti in faccia» la propria visione del mondo. Martin Whatson, attraverso la sua arte, riesce a portarti dove vuole, con la leggerezza propria di una popstar.