All’ombra del Pitosforo
Da Jacqueline a Liz,tutti sulla terrazza a picco sulla calata di Ponente, oggi casa dello chef stellato. Ma che già nel 1951…
Se nasci da un albero ti radichi, la tua ombra cresce fresca e generosa, e se anche il tronco, i rami, quei fiori bianchi che profumano l’aria oggi non esistono più, il tuo ricordo resta. Sei e sarai il Pitosforo di Portofino, il ristorante più famoso del golfo del Tigullio. Sei e sarai il mito che Marco Vinelli aveva creato nel 1951, dopo essere tornato in Italia da Santiago del Cile, famiglia emigrante all’inizio del Novecento, e dopo aver lavorato nelle cucine del Rex, quello di Federico Fellini e Amarcord.
«Quando mio nonno inaugurò il suo ristorante aveva in mente la magia e la qualità di servizio di quel transatlantico che aveva portato lo stile italiano nel mondo», racconta Marco Vinelli Jr., nipote, 38 anni e di professione comandante di yacht. Dello storico locale di famiglia, Marco ricorda ogni leggenda, a partire dall’albero «che cresceva in un giardino e solo poi quel fazzoletto di terra sarebbe diventato la nostra famosa terrazza». In origine era una casa di pescatori, scavata nella roccia, mura colorate e scale strette. «I nonni vivevano in un piccolo
appartamento al secondo piano, e i clienti anche più famosi sapevano che al Pitosforo avrebbero trovato l’atmosfera di una casa», prosegue Vinelli. Ed era proprio la discrezione affettuosa, insieme ai grandi piatti della cucina ligure «con sfumature sudamericane», che avevano sedotto, per esempio, Liz Taylor e Richard Burton, «e mio nonno, a costo di perderci, lasciava liberi tutti i tavoli intorno al loro».
La vista sul mare, la semplicità calda e affettuosa – giornalisti fuori! – diventano ben presto un mito e al Pitosforo siedono Jacqueline Kennedy, Catherine Deneuve, Marcello Mastroianni, Rudolf Nureyev, Clark Gable, Henry Kissinger e varie teste coronate. «Un giorno, ed era martedì, quando il ristorante era chiuso, il futuro re Baldovino fece colazione insieme a mio nonno e mia nonna, in terrazza, e mio nonno gli insegnò a mangiare la focaccia con il cappuccino». Breakfast at Pitosforo. Memorabile.