A piccolo punto
Prima il disegno, poi la ricerca dei materiali, poi ago e filo: nascono come collage, ma in tessuto, le creazioni di un duo di giovani designer
«Tutto è fatto a mano da noi», spiega Marie-Marie Vergne (a destra) – una delle due metà di Les Crafties, studio di Bruxelles dal nome assai appropriato – per descrivere le loro colorate creazioni patchwork. «Sono come collage, ma fatte con i tessuti». Lei e la sua socia, Jeanne Martin-Taton, si sono conosciute 11 anni fa in un liceo artistico francese. Dopo aver studiato design tessile e arti visive in università diverse, hanno ufficialmente unito le forze per partecipare alla Design Parade 2018 di Tolone. La loro installazione, che Martin-Taton paragona a un paesaggio, comprende sedie, un paravento e un portariviste ricoperto di fantasie esplosive. Come finaliste, Les Crafties hanno attirato l’attenzione di India Mahdavi, che da allora le ha tenute occupate con varie commissioni, tra cui arazzi per la sala proiezioni privata e il salotto a bordo piscina di una tenuta nel Sud della Francia (a pagina 132). La maggior parte delle opere partono da disegno, ricerca sui materiali e sviluppo della fantasia prima che una delle due designer prenda in mano ago e filo. (Fotografato in secondo piano c’è un work in progress ispirato a una foresta nell’ora d’oro del tramonto). Stanno sperimentando anche altre tecniche, traducendo le loro audaci composizioni in carta da parati, ceramica, legno e metallo. Ma alla fine il tessuto rimane il loro vero amore. «È un materiale che è veramente vivo e sempre in movimento», dice Martin-Taton, che sogna di creare scenografie per uno spettacolo musicale o di danza. «Le possibilità sono infinite». lescrafties.com ○