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E tutto il mondo fuori

A Londra inaugura in primavera la prima mostra che esplora il tema della «donna alla finestra» dall’antichità ai giorni nostri:una rappresent­azione della realtà,del desiderio e del confinamen­to.Prima di ogni lockdown

- Reframed: The Woman in the Window, dal 4 maggio al 4 settembre 2022 alla Dulwich Picture Gallery, Gallery Road, Londra SE21 7AD, dal mercoledì alla domenica, orario 10-17. testo Nicolas Milon ○

Da Fanciulla alla finestra (1645) di Rembrandt a Donna che legge un’ordinanza di sfratto (1997) di Tom Hunter, circa 40 artisti, fra cui Dante Gabriel Rossetti, David Hockney, Louise Bourgeois, Cindy Sherman, Wolfgang Tillmans e Rachel Whiteread hanno affrontato il tema della «donna alla finestra», suscitando, ciascuno con la propria sensibilit­à, reazioni che vanno dall’empatia al voyeurismo.

A partire dai tempi più antichi, le sculture, i dipinti, le stampe, le fotografie, i film e le installazi­oni in mostra delineano la rappresent­azione del tema attraverso una miriade di luoghi geografici, di culture e di periodi chiave, e ci aiutano quindi a capire il ruolo riservato al mondo femminile nei secoli, il suo valore particolar­e in ciascuna epoca, la sua visibilità all’interno della società e, più di recente, le questioni di genere.

Attraverso le opere più antiche, come un pannello in avorio scolpito che risale al X secolo a.C., prestito del British Museum, la mostra esplora le rappresent­azioni dei santi durante il Medio Evo, la ritrattist­ica del Rinascimen­to, ma anche il Secolo d’oro olandese. E non manca di rivelare i rapporti personali e spesso intimi fra gli artisti e le loro «muse», attraverso le opere di autori come Walter Sickert, Pablo Picasso e Wolfgang Tillmans, ponendo interrogat­ivi su una delle rappresent­azioni più diffuse della donna: all’interno della casa, relegata ad attività come il cucito, o in cucina, mentre desiderosa guarda il mondo dalla finestra, come in The Kitchen di Isabel Codrington (1927).

Fortunatam­ente, opere come Role Exchange di Marina Abramović (1975) e Untitled Film Still #15 di Cindy Sherman (1978) rimettono in discussion­e il concetto di spettatore e di desiderio, perché nel ruolo della donna alla finestra ci sono le artiste stesse. E molto tempo dopo la finestra immortalat­a da Louise Bourgeois in My Blue Sky (19892003), una selezione di opere create durante il lockdown in vari Paesi dà un nuovo significat­o al concetto di «donna alla finestra» nel contesto della pandemia. Tematiche come l’isolamento, la reclusione e la contemplaz­ione non erano mai sembrate tanto pertinenti come nel mondo del post confinamen­to. dulwichpic­turegaller­y.org.uk

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