Fare spazio
La missione in cui sei riuscito è stato ricavare uno spazio nel caos, non soltanto nel tuo ripostiglio. A pensarci bene gli spazi che hai creato sono due, uno è un luogo fisico, è al piano di sopra di casa tua. Ci tieni gli sci, gli snowboard, gli scarponi da sci, la roba per andare in montagna, tutto un po’ in disordine, adesso ci tieni anche la bicicletta.
È montata sul rullo, ci sta precisa con il tavolinetto su cui appoggiare il computer portatile. L’altro spazio che hai liberato dal caos è un luogo mentale, quando sei al lavoro durante il giorno hai cominciato ad andarci spesso. Pensi a quell’ora di fatica e sudore che ti aspetta la sera quando rientrerai a casa, è un appuntamento con te stesso. Prima quando tornavi dal lavoro andavi dritto in cucina e ti sgranocchiavi qualcosa. Poi immancabilmente tutte le volte ti sedevi sul divano e cominciavi a scrollare il display dello smartphone e a mangiare qualcos’altro, andava sempre a finire che restavi lì a cazzeggiare e arrivava l’ora di cena. A quel punto la giornata era andata, quella di lavoro e anche quella sportiva. In estate decidersi a pedalare è più facile, le giornate sono più lunghe e avere voglia di uscire di case è normale. E poi nella bella stagione ci sono sempre gli amici, basta una telefonata, farsi trovare all’orario giusto al solito posto e un compagno di allenamento lo trovi sempre. In inverno invece, pedalare e restare motivati è più dura. Avevi sempre detto che i rulli non li avresti mai usati.
Mai e poi mai - dicevi.
Poi ti hanno regalato questo. È facilissimo da installare, ti hanno spiegato mentre lo sfilavi dalla scatola, tu non sei uno che ama sprecare il suo tempo a leggere caratteristiche tecniche, manuali di istruzioni e modalità di set-up. In effetti una volta montata la bicicletta sui rulli non restava altro che pedalare. Niente calibrazioni, procedure di avvio o accoppiamenti di strumenti recalcitranti, il trainer che hai fa tutto da solo, a parte pedalare. Quello devi farlo tu. Adesso che è inverno torni a casa dall’ufficio e vai direttamente a cambiarti. Sei motivato. Fa un certo effetto girare per casa vestito da bici in maglietta e pantaloncini, come d’estate, quando fuori fa freddo. Accendi la musica e ti metti in sella. Certe volte ti godi semplicemente la pedalata e se vuoi vedere sullo schermo del computer o dello smartphone a che punto stai sulla salita che stai scalando, c’è pure una Tracx app che te lo dice. Certe volte invece ti connetti con Zwift e pedali in compagnia, è come un videogioco, per quanto tu nel tuo ripostiglio sia lì da solo. È strano. Certe volte invece non fai altro che seguire un programma di allenamento, alterni la fabbricazione di watt a momenti di recupero, nel frattempo ti guardi una serie tv. Chissà se funziona davvero l’allenamento sui rulli? Certo che funziona, anche meglio di quello in gruppo, per certe cose. A primavera collauderai la tua preparazione in strada ma a parte questo un risultato si vede già: Il tuo ritorno a casa dopo il lavoro è diventato un’altra cosa. Prima l’inverno era la brutta stagione del ciclismo, adesso è la stagione dell’allenamento. L’uscita lunga è riservata al sabato o alla domenica, la fai ancora più volentieri. La salita che hai dietro casa una volta la chiamavi semplicemente salita, adesso la chiami salita-test. Migliorarti è diventato il tuo hobby, a certi piace il modellismo, a te che sei un ciclista piace fare fatica e provare ad andare più veloce. O magari soltanto più lontano, l’allenamento in fin dei conti è a questo che serve: a godere di più.