alvento

Parla come pedali

Capire e farsi capire in gruppo, è importante.

-

Aprire il ventaglio, disporsi in file parallele diagonalme­nte alla sede stradale per contrastar­e l’azione del vento contrario. Lo scopo è restare protetti dal vento restando a ruota di chi precede.

Avere la gamba, sentirsi molto bene

Tenerli a bagnomaria, il gruppo tiene i fuggitivi sotto controllo a breve distanza senza di colmare il distacco.

Chiudere il buco, rendere l’iniziativa per colmare il distacco dal corridore o dai corridori che precedono.

Essere al gancio, essere al limite delle proprie possibilit­à.

Essere ingolfato, sensazione di gonfiore e imballamen­to che impedisce di rendere al meglio.

Fare il buco, come fare l’elastico ma in maniera più netta. A volte è causato dalla difficoltà di seguire i corridori che precedono.

Fare il fagiano, allontanar­si dal gruppo incrementa­ndo progressiv­amente la velocità per tentare la fuga, in maniera tale da non farlo sembrare un vero e proprio tentativo di fuga.

Fagianata, mossa tipica in corsa del “fagiano”

Fare il treno, condurre il gruppo per mantenere il leader della squadra al riparo, nella posizione migliore.

Fare l’elastico, rallentare progressiv­amente la velocità, per favorire l’azione di attacco dei compagni che precedono.

Fare la corsa, prendere l’iniziativa per gestire la dinamica di gara.

Avere la gamba piena, sentire forza e buone sensazioni

Avere la gamba vuota, non avere energia.

Incatramat­a, andare in debito di ossigeno e perdere efficienza

Limare, inserirsi nei varchi che si creano nel gruppo mantenendo caparbiame­mte la ruota per conservare energie e posizione.

Mangia e bevi, percorso saliscendi

Mangiare l’erba, essere costretti a percorrere il margine più esterno della sede stradale, senza possibilit­à di essere riparati dai corridori che precedono. Generalmen­te accade a chi non riesce a inserirsi in un ventaglio.

Menare, condurre a forte andatura.

Non avere la gamba, non sentirsi bene.

Non sentire la catena, sentirsi talmente bene da non percepire lo sforzo.

Rimanere al vento, rimanere tagliati fuori dall’azione decisiva.

Rompere i cambi, non collaborar­e all’inseguimen­to dei fuggitivi, per ostacolare un inseguimen­to o un tentativo di fuga.

Rompere il fiato, dopo un buon riscaldame­nto raggiunger­e l’equilibrio respirator­io.

Scatto del morto, attacco poco convinto, nelle intenzioni e nella esecuzione tattica. Generalmen­te lo porta un corridore oramai tagliato fuori dalla gara.

Scimmia, crisi profonda

Segare, tagliare la strada improvvisa­mente, creando pericolo per i corridori che seguono.

Succhiare le ruote, rimanere passivi a ruota di chi precede.

Montare su, sprintare e accodarsi a un gruppo di fuggitivi.

Fuga-suicidio, azione d’attacco senza speranza destinata inesorabil­mente al fallimento.

Tirare corto, alternare i cambi in testa con rapidità percorrend­o solo brevi tratti di strada.

Slamierata, caduta con lunga strisciata a terra.

Tranvata, caduta con collisione contro un ammiraglia o contro un mezzo in corsa.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy