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FATICA COMPENSATA

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La levataccia, la partenza alle cinque in punto, l'alba in sella alla sua Canyon da 7 chili con cambio elettronic­o, i panini, il riso e le crostate fatti fuori tra una salita e l'altra. Nella mente di Filippo Bianchi, uno dei più forti trail runner italiani, i ricordi passano veloci. Eppure, la sua giornata più lunga, il 9 agosto 2020, è stata vissuta intensamen­te come una vita. Tutto nasce dai soliti acciacchi alla caviglia, il male del runner, e dalla mancanza di gare nella stagione della pandemia. Così Filippo esce sempre di più in bici e nella sua testa inizia a balenare l'idea di mettersi alla prova anche sulle due ruote. Dove se non sulla salita di casa, dalla sua Bagolino in Valle Sabbia, al Passo Maniva? Una salita secca, da poco più di 750 metri a 1.664 metri, stretta e ripida. Il Passo Maniva in linea d'aria è proprio sopra il punto di partenza, il bivio di Destrone, e la strada sale accartocci­andosi su sé stessa in una serie infinita di tornanti. Dieci salite e nove discese per fare il suo everesting: 8.864 metri di dislivello positivo, per un totale di 200,9 chilometri da percorrere. Dall'idea alla realizzazi­one passa solo un mesetto. Ad assisterlo ci sono i genitori, la fidanzata Alice e qualche amico che fa da lepre. «Avevo calcolato di metterci dodici ore e mezza, senza considerar­e le soste» ha detto Filippo. Invece il crono si è fermato a 11 ore e 56 minuti. Partenza alle cinque, arrivo poco prima delle 17. «I momenti più duri sono stati le salite sette e otto perché sono capitate nel momento centrale e più caldo di una giornata soleggiata; è andato tutto per il verso giusto, ci eravamo organizzat­i anche per le forature perché la parte alta della strada non è tenuta bene, ma per fortuna nessun problema». Ora il prossimo everesting è tornare a correre con il motore su di giri perché dopo due mesi solo sulle due ruote riprendere il gesto tecnico e macinare chilometri non è facile. Ma Filippo, da buon bagoss, non molla mai. E poi grazie alla sua impresa sulle montagne di casa l'amministra­zione comunale di Bagolino ha donato due defibrilla­tori che saranno posizionat­i a Bagolino e nella frazione Ponte Caffaro.

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