Ape car e biciclette, la sfida infinita
«Federico era appostato in alto, io dovevo prendere più velocemente possibile la curva in discesa che da Zimone porta verso Piverone, per qualche bello scatto sulle nuove ruote Bora Ultra WTO che avevamo in test. Poi però c'era da risalire e rifare da capo. In quel tratto la pendenza è anche del 12% e, con il traffico delle auto, girarsi e ripartire è complicato senza staccare i pedali, soprattutto se si è imbranati come me. Quando è stato il momento di andare, ecco sbucare l'Ape. Perdo l'attimo e devo mettere giù il piede per evitare una collisione. Provo ad agganciare i pedali in fretta per prenderle la scia, ma ho le tacchette nuove, non riesco. Piede per terra. Riprovo per non perdere l'equilibrio. In quel momento l'Ape capisce che può dare gas e fare il vuoto. Finalmente riesco ad agganciare i maledetti pedali, ma ormai sono senza gregari, il buco è troppo ampio e l'Ape sa che lì si è decisa la corsa. Rinuncio, scuotendo il capo, e salgo del mio passo. Ovviamente tutta la scena è stata fotografata con grasse risate finali».
Davide Marta sullo shooting per il servizio sulle Bora Ultra WTO di Campagnolo pubblicato a pagina 224.