Un romanzo beat per ciclisti
Ne avevamo già parlato qui, su Alvento 13: i francesi li chiamano Les 7 Majeurs. Sono sette passi delle Alpi Marittime, tra Italia e Francia, resi celebri dalle grandi imprese del Giro d'Italia e del Tour de France. Un confine geografico, ma anche simbolico, filosofico, emotivo: quello tra ciò che crediamo di avere sotto controllo e ciò che invece è inafferrabile e, proprio per questo, anche molto più che desiderabile. Chi li scala tutti in sole 48 ore, entra a far parte della esoterica Confrérie des 7 Majeurs, un ordine monastico a metà tra setta religiosa e congrega di cavalieri jedi.
Tornanti e altri incantesimi è la storia di un viaggio in bicicletta che è anche un viaggio interiore. Dove la pedalata va di pari passo con il flusso di coscienza. Un viaggio di due giorni, in cui il ciclista che arriva non sarà lo stesso che è partito 48 ore prima. Una costante ascesa (e discesa) sopra e sotto i duemila metri, che sono come gli ottomila per un alpinista. Un'avventura del corpo e del pensiero, tra marmotte che fischiano, camosci che saltano, ma anche riflessioni profonde sulla vita, sulla musica e sull'andare in bicicletta in senso lato. Un romanzo per ciclisti beat a metà tra taccuino di viaggio e zibaldone di pensieri a pedali.
Più semplicemente, il racconto di due amici alle prese con un'epopea fatta di occhi, muscoli e passione. 48 ore, 7 cime, 2 biciclette: in due giorni vedremo un condensato di paesaggi completamente diversi – montagne, laghi, fiumi, ghiacciai, boschi – e parallelamente vivremo forse tutte le emozioni di una vita. Scoramento, euforia, incertezza, rabbia, depressione, sorpresa, paura. L'armamentario completo delle emozioni umane.
Tornanti e altri incantesimi di Giacomo Pellizzari Enrico Damiani Editore, 2021 272 pagine, 17 €