TUTTO PER UNA FOTO
Da un po' Luigi Sestili aveva in mente una foto particolare alla Milano-Sanremo e quest'anno, viste le buone condizioni meteo, ha deciso di provarci, accompagnato dal padre.
«Dopo 20 minuti di camminata e con lo zaino fotografico super carico sulle spalle, abbiamo raggiunto il primo punto che avevo selezionato, a picco sopra l'Aurelia. Lì ho posizionato i due cavalletti e le due macchine fotografiche, ancorando tutto per sicurezza. In una ho montato una lente panoramica 24-70 mm, nell'altra un teleobiettivo 300 mm facendo un taglio netto sulla curva. Ho fatto le misure di esposizione e ho impostato le due macchine con i tempi di scatto. Ad una macchina ho collegato il pedale in modo da farla scattare con la semplice pressione di un piede. Una volta sistemato tutto, ho lasciato il controllo di queste due macchine a mio padre, mentre io ho preso nuovamente lo zaino e sono partito per il secondo punto che avevo selezionato. Qui ho preso le altre due macchine fotografiche dallo zaino e ho montato le lenti: 24-70 e 70-200 mm. Nell'attesa qualche nuvola passeggera attenuava la luce e così, via radio, mio padre mi aggiornava sull'esposizione delle altre due macchine in modo da mantenere un'esposizione corretta delle inquadrature. Per fortuna che nel momento del passaggio della vettura Inizio Gara le nuvole si sono allontanate. Quando attraverso l'oculare della mia macchina ho iniziato a vedere i ciclisti uscire dalla curva, ho avvisato mio padre via radio che ha subito scattato. Nel giro di 15 minuti tutto è svanito, via verso Sanremo, uno sguardo veloce alle immagini e ho preso nuovamente la strada del ritorno».