EDITORIALE
Tra metà settembre e inizio ottobre, mentre noi stiamo ancora pensando a che cosa comprarci per l’inverno (a parte le fashion addicted: probabilmente hanno giˆ nell’armadio i capi must have della stagione), sfilano le Collezioni primavera/estate 2015. Stiamo vivendo uno dei tanti momenti di cambiamento nella Moda. Un nuovo movimento chiamato Normcore si sta diffondendo e cattura l’attenzione. Il termine nasce dall’incontro tra “normal” e “hardcore” e naturalmente viene dalla strada, dai giovani. Si mescolano capi di abbigliamento classici, giacche oversize, cappotti maschili, parka con jeans a vita alta (meglio se molto usati), chinos, T-shirt e felpe, maglioni, pantaloni della tuta e, ai piedi, quasi esclusivamente sneaker. L’effetto finale • una “non moda”, una specie di presa di distanza dal fashion che alla fine, per˜, risulta trendy - anche perchŽ in realtˆ • pensata. Naturalmente i grandi brand se ne sono accorti e molti nelle Collezioni autunno/inverno hanno proposto sneaker e jumpers griffate che, ne sono certa, andranno a ruba nelle boutique di tutto il mondo. Da sempre i designer pi• sensibili si nutrono delle tendenze che nascono dalla strada. Basti pensare al periodo Hippy o a quello Grunge, a ci˜ che hanno significato e a come hanno influenzato il nostro modo di vestire per anni. E a quanto sono stati sfruttati (e ancora lo sono) nelle collezioni. Il Normcore, per ora agli inizi, sembra meno significativo e forse pi• superficiale delle esperienze di stile che l’hanno preceduto, ma • interessante notare - e fa riflettere - il ritorno a una certa “normalitˆ”, a un gusto pi• classico, senza esasperazioni nŽ ostentazioni. I tempi della Moda diranno dove ci porterˆ e se durerˆ.