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Dalla Società per Azioni alla Salus per Aquam. A Milano, a tre passi da piazza Affari, c’è un rifugio in cui banchieri & imprenditori investono sul relax. E combattono la crisi (e le occhiaie) a colpi di trattamenti detox e massaggi tonificanti
Dopo anni passati nelle redazioni di economia e finanza pensavo che si dovesse invidiare chi spadroneggia nelle Spa, intese come Società per Azioni. Cieco conformismo. In realtà le uniche Spa di cui pavoneggiarsi sono quelle il cui acronimo corrisponde a Salus per Aquam. Lo testimonia il centro benessere dell’Hotel Bulgari, nel centro di Milano, in via Fratelli Gabba: a un passo da via Montenapoleone, a due passi da piazza Duomo, a tre passi da Piazza Affari. Insomma, Spa & the City, proprio come si chiama questa rubrica. Giuliana, sarda con licenza ufficiale di artista della pelle e del muscolo (con una insospettabile forza), conferma il link business-benessere: la Spa del Bulgari è frequentata da imprenditori, manager e banchieri che affollano i consigli di amministrazione delle Spa (intese come Società per Azioni), oltre che dalla clientela internazionale che soggiorna nell’hotel. In fondo, per concludere buoni affari bisogna essere tonici.
E l’ambiente relax del Bulgari riserva anche un percorso studiato su misura per l’uomo. È possibile scegliere tra diversi trattamenti: ci si può limitare ad alzare il rating del proprio aspetto con un trattamento del viso detossinante, maschera e persino siero anti-età (particolarmente necessario vista quella media di molti vertici aziendali), oppure optare per un’esperienza più gratificante e completa. Il trattamento provato dura 80 minuti, in una piccola stanza con luce vespertina ed eclettiche note musicali di sottofondo. Si parte con un procedimento esfoliante. Prima, però, si deve scegliere con quale sostanza dichiarare una virile guerra alle cellule esauste della pelle: cera fondente, olio nutriente o crema setosa, che si abbinano a quattro differenti profumazioni, tutto firmato Sothys. La scelta va a gusti ma, per fortuna, una delle proposte aromatiche è abbastanza secca: profumare troppo, mentre si presiede un cruciale cda, potrebbe risultare stonato. L’addio al residuo dell’abbronzatura estiva è opera di sale e zucchero, che sono vigorosamente spalmati su tutto il corpo. È probabile che la sensazione sia la stessa che prova l’orso, quando strofina la schiena contro un tronco: una sorprendente soddisfazione. Lo sfregamento dura una ventina di minuti e si comprende subito perché i serpenti cambiano pelle almeno una volta l’anno: fa sentire più leggeri. Finita l’esfoliazione, una doccia toglie di mezzo i residui del pinzimonio cosmetico e si torna nella bat-stanzetta: è il turno del massaggio tonificante. Potete scommettere che, dopo un’ora di battaglia con le vostre contratture, nessun muscolo potrà vantarsi di es- sere stato ignorato. Si ignora, invece, quello che accade intorno al lettino, perché mentre si riflette sul proprio tono muscolare, fiacco come un viaggio su un treno per pendolari, sugli occhi viene stesa una garza imbevuta di essenze magiche, che hanno l’ingrato compito di eliminare le occhiaie. L’obiettivo ufficiale di tanto lavoro è rilassarsi e, per un’ora, dimenticare le amarezze della vita. In realtà, è un sistema efficace per tornare a scattare come molle in azienda una volta usciti dal trattamento. In effetti, se terminato il massaggio non si sta immobili come funghi nella sauna oppure a mollo nella piscina interna, che ha piastrelle che luccicano come gioielli (dopotutto siamo al Bulgari), la permanenza nella Spa infonde più un’energia da leopardo che una pigrizia da bradipo. Nota di servizio: le signore hanno a disposizione altre gratificanti opzioni, vedi il menu rigenerante La Mer, i trattamenti vegetali Amala o i vari Finishing Touches.