Amica

Editoriale

-

Mi piace la nostalgia. È un languore, uno struggimen­to, una fragilità che è bello provare in quest’epoca di certezze assolute e di violenza. Il grande psichiatra Eugenio Borgna la definisce “un arcipelago di emozioni”, è la saudade brasiliana e lo spleen romantico di Baudelaire, è il ricordo di qualcosa che sembra perduto, di qualcuno che non ci appartiene più. Tornando a casa, qualche sera fa, in auto ascoltavo una trasmissio­ne che chiedeva di mandare messaggi sulla nostalgia. E mi sono stupita sentendo le frasi degli ascoltator­i: nostalgia del proprio Paese, di una musica, di baci innamorati, di una persona che non c’è più. Tutto così delicato, appassiona­to, per una volta senza l’aggressivi­tà alla quale ci siamo purtroppo abituati. Mi sono trovata a pensare con nostalgia a quando ero bambina e i miei genitori venivano a salutarci prima di uscire a cena, belli ed eleganti, sentivo il profumo di mia madre che si chinava a baciarci. È un sentimento che amo perché non trasmette dolore o tristezza, è come una sfumatura della memoria che ci riporta a pensieri lievi ma intensi, a ricordi un po’ malinconic­i, “un arcipelago” dentro al quale è bello perdersi. C’è un che di poetico e romantico nella nostalgia che sembra contrastar­e con la fretta della vita quotidiana, ed è forse proprio per questo che dovremmo lasciarci trascinare da questa emozione in un passato ritrovato, in ricordi che sono solo nostri e molto privati. Per una volta da non raccontare e tanto meno condivider­e sui social network.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy