Amica

MI PIACE essere cittadino DEL MONDO

Nato in Francia da genitori armeni cresciuti in Turchia, ha reso creativa la vita tra Parigi e New York. E ora, disegnando “il tempo che passa”, rivendica con orgoglio il suo cosmopolit­ismo

- Testo Stefano Montefiori Foto Jérôme Bonnet

ahram Muratyan dà appuntamen­to - guarda caso - all’American Kitchen. Un locale vicino al Canal Saint-Martin, con il vantaggio di essere esposto al sole quando il grigio parigino dà tregua, ma anche di perpetuare il gioco Paris vs New York. Nato nel 2010 come blog, fece conoscere Muratyan nel mondo anche perché l’idea divenne un libro di successo, seguito oggi da Tick Tock, «memorie visuali del tempo che passa». In momenti di infinite discussion­i e polemiche su identità, origini, attaccamen­to alle radici, Vahram rivendica il suo cosmopolit­ismo, ed è una ventata d’aria fresca.

Cominciamo dalla carta d’identità.

Sono nato 34 anni fa a Parigi, nel VII arrondisse­ment. E qui ho vissuto e studiato, in particolar­e alla scuola di arti grafiche Esag Penninghen.

Che cosa studiava?

Quattro anni di fotografia, molto disegno, composizio­ne, colore, illustrazi­one, sempre nel campo delle arti visive. Poi, ho lavorato in un’agenzia di comunicazi­one. Il confronto tra Parigi e New York era il mio giornale di bordo mentre stavo negli Stati Uniti, mi ha permesso di fare conoscere i disegni. Ho avuto subito proposte per fare

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy