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DESIGN NOMADE EXTRALUSSO

Nove artisti reinterpre­tano l’arte del viaggio. Con oggetti speciali liberament­e ispirati al savoir-faire di Louis Vuitton

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Tempi di voli low cost, di bagagli agili ed essenziali, eppure c’è chi continua a coltivare un’estetica del viaggio. Parliamo di Louis Vuitton, naturalmen­te, e di quella sua idea di avventura racchiusa in oggetti itineranti, molto esclusivi, che dal 1854 accompagna­no il piacere della scoperta. Si parte dalla memoria storica custodita nel museo privato di famiglia ad Asnières, in Francia, per arrivare al presente continuati­vo degli ordini speciali - pezzi su misura, anche bizzarri, commission­ati da facoltosi cultori del genere – fino alla stretta attualità degli Objets Nomade, la visione più moderna del savoir-faire. Si tratta di una collezione realizzata da nove designer che, attraverso le loro creazioni, alimentano lo spirito di un nomadismo “colto”. Riferendos­i agli accessori simbolo della Maison, artisti come Patricia Urquiola, Nendo, Maarten Baas, Raw Edges, solo per citarne alcuni, hanno estratto il dettaglio di una borsa o il motivo di una cinghia da trasporto per riportarli su letti ripiegabil­i, amache da soggiorno, lampade, sedie da spiaggia. Diciassett­e accessori da ammirare negli spazi di Palazzo Bocconi a Milano, durante il Salone del Mobile (dal 14 al 19 aprile).

 ??  ?? Due creazioni della collezione Objets Nomade di Louis Vuitton. In alto, Stool di Patricia Urquiola. In basso, Stool di Atelier Oï.
Due creazioni della collezione Objets Nomade di Louis Vuitton. In alto, Stool di Patricia Urquiola. In basso, Stool di Atelier Oï.
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