Amica

È

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arrivato agosto, il mese delle vacanze anche se sempre più persone scelgono giugno o luglio, meno afollati e meno costosi. Non sto a entrare nel dibattito se sia meglio spiaggia o montagna (io non ho dubbi: mare). Piuttosto mi piace pensare che, quando hai alcune settimane libere, è il momento di andare lontano. Il fatto che noi italiani siamo un popolo di viaggiator­i lo ricordava qualcuno con molta enfasi e retorica tanti anni fa. Visitare Paesi più o meno sperduti, scoprire luoghi incontamin­ati, conoscere etnie diverse… ovunque sia stata nel mondo, ho sempre trovato un italiano. Ed è sulla parola viaggiator­i che vorrei rifettere. Ci sono anche i turisti ed è una diferenza forte. Sono quelli che partono con viaggi organizzat­i in tutto e per tutto, con un programma dettagliat­o, all inclusive, pochi extra. Vogliono girare il mondo senza sorprese né imprevisti, senza pensieri. E mi sembra legittimo, se hai voglia di rilassarti. Ma io sono tra chi e per chi organizza il percorso con mesi d’anticipo, prenota con cura hotel e resort, documentan­dosi su tutto quello che c’è da fare e da vedere, sa prima se è meglio spostarsi in aereo o in macchina e arriva alla data di partenza conoscendo alla perfezione il posto prescelto. Con un sottile piacere e la speranza, forse, di qualche rischio. I viaggiator­i, per fortuna, sono sempre più numerosi, li incontri in un tempio indiano o tra rovine sudamerica­ne, in un deserto saudita o su un sentiero himalayano, si aggirano concentrat­i con una guida in mano, provando un fastidio un po’ snobistico per le masse itineranti. Vorrebbero essere esplorator­i, soli a scoprire un Paese sconosciut­o a tutti, via dalla pazza folla. A volte capita che, alla ricerca di mete fuori dalle rotte turistiche, si sbagli clamorosam­ente vacanza, a me è successo e ho imparato che se in un luogo non va nessuno è perché proprio non ne vale la pena. Buon viaggio!

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