IL SALOTTO BUONO DI FRéDéRIC
Parfum come opere d’arte nel cuore antico della Città Eterna
Indossare un profumo che ancora non è stato messo in commercio e, dunque, tecnicamente, non esiste. E passeggiare per la stanza, avanti e indietro, su e giù... Per consentire a tuo padre, maÎtre parfumeur, di testare la persistenza del jus “in embrione”. Cose che capitano se ti chiami Frédéric Malle e sei l’ultimo discendente di una famiglia di nasi. Aneddoti di un’infanzia fuori dal comune che Monsieur Malle snocciola durante il nostro incontro romano. L’occasione? L’inaugurazione della sua nuova boutique à parfum nel cuore della Città Eterna, in Via del Babuino 30. Anche questo, come i precedenti cinque atelier distribuiti tra New York e Parigi, è l’esatta copia del salotto di casa sua, a Manhattan. Uguali le tende, il cofee table, la parete (nera), il camino (bianco). Un vezzo al quale Frédéric non rinuncia, come la bella scafalatura in legno (realizzata dalla designer Juniper Tedhams) che accoglie le venti e più fragranze Éditions de Parfums, l’etichetta creata da Malle 15 anni fa. Opera dei più signifcativi nasi della Haute Parfumerie (da Dominique Ropion a Carlos Benaim, da Maurice Roucel a Jean-Claude Ellena, da Edmond e Michel Roudnitska a Sophia Grojsman), raccontano, ognuna, una storia o a volte, più semplicemente, un anedotto. Che Frédéric, da anftrione qual è, comincia a narrare. ( R.B.)