HAIRchitecture
Riparano l’intera struttura a partire dalle fondamenta, aumentano forza e spessore, scongiurano possibili cedimenti. Shampoo, lozioni, fale, qualche mousse: pronti a tutto pur di salvaguardare la forma dei nostri capelli
cconciature come virtuosismi architettonici, ipnotiche successioni di archi, volute e passanti. Le vedete nelle immagini in queste pagine, esempio lampante dell’affinità tra hair styling e, appunto, architettura. Perché le due materie hanno più punti in comune di quanto verrebbe spontaneo pensare. In entrambi i casi avere manualità aiuta, ma non è tutto. Più importanti sono il progetto, l’equilibrio delle forme, la solidità delle strutture, la qualità delle materie prime, l’affidabilità delle fondamenta (i bulbi piliferi, nel caso dei capelli). Ma non solo: anche le chiome, come gli edifici, risentono del tempo che passa e delle aggressioni esterne. Ed entrambi, quando la struttura mostra segni di cedimento, beneficiano di un intervento di ritrutturazione mirato. Da portare a termine in tre fasi.
Rinforzare la struttura centrale. Quel che in uno stabile equivale all’impalcatura di sostegno, nei capelli è rappresentata dalla corteccia, lo strato più interno, protetto dal film idrolipidico e dalla cuticola. Composto per lo più da catene di cheratina, può indebolirsi e spezzarsi in più punti, rendendo il fusto fragile. Per ridargli nerbo, le specialità ultime nate ricorrono all’unione di più attivi (nella maggior parte dei casi di derivazione vegetale) in grado di “mimare” la cheratina da cui il capello è composto, rafforzandola. Gli ingredienti più sfruttati (tra i tanti, dai Laboratoires Pierre Fabre, Personal Biopoint e Medavita) sono aminoacidi, estratti della