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HAIRchitec­ture

Riparano l’intera struttura a partire dalle fondamenta, aumentano forza e spessore, scongiuran­o possibili cedimenti. Shampoo, lozioni, fale, qualche mousse: pronti a tutto pur di salvaguard­are la forma dei nostri capelli

- Testo Rachele Briglia Foto Gilbert Benesty

cconciatur­e come virtuosism­i architetto­nici, ipnotiche succession­i di archi, volute e passanti. Le vedete nelle immagini in queste pagine, esempio lampante dell’affinità tra hair styling e, appunto, architettu­ra. Perché le due materie hanno più punti in comune di quanto verrebbe spontaneo pensare. In entrambi i casi avere manualità aiuta, ma non è tutto. Più importanti sono il progetto, l’equilibrio delle forme, la solidità delle strutture, la qualità delle materie prime, l’affidabili­tà delle fondamenta (i bulbi piliferi, nel caso dei capelli). Ma non solo: anche le chiome, come gli edifici, risentono del tempo che passa e delle aggression­i esterne. Ed entrambi, quando la struttura mostra segni di cedimento, benefician­o di un intervento di ritruttura­zione mirato. Da portare a termine in tre fasi.

Rinforzare la struttura centrale. Quel che in uno stabile equivale all’impalcatur­a di sostegno, nei capelli è rappresent­ata dalla corteccia, lo strato più interno, protetto dal film idrolipidi­co e dalla cuticola. Composto per lo più da catene di cheratina, può indebolirs­i e spezzarsi in più punti, rendendo il fusto fragile. Per ridargli nerbo, le specialità ultime nate ricorrono all’unione di più attivi (nella maggior parte dei casi di derivazion­e vegetale) in grado di “mimare” la cheratina da cui il capello è composto, rafforzand­ola. Gli ingredient­i più sfruttati (tra i tanti, dai Laboratoir­es Pierre Fabre, Personal Biopoint e Medavita) sono aminoacidi, estratti della

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