Cattivi Propositi
Di Maria Laura Rodotà
opo una vita di lavoro, molte di noi - anche bene abituate come livello e quantità di consumi - si trovano/si troveranno a essere delle buone a niente. Non perché lo siano; perché i loro mestieri sono diventati obsoleti, perché loro, un tempo esuberanti, risultano in esubero, perché l’ansia o il bisogno di rottamare porta a scegliere modelli nuovi e meno costosi disfacendosi dei vecchi. O delle vecchie. Che non lo sono. Però, ridotte senz’arte né parte, vorrebbero crearsi nuove competenze. Le belle lettere e le arti, anche se ristudiate, vanno bene per chi ha soldi di suo. Le discipline scientifiche sono per cervelli giovani, generalmente già all’estero. L’economia aziendale fa pensare a più d’una “ho già dato”. Chi desidera guadagnare - e non voglia battersi con milioni di precari giovani e maltrattati - deve inventare qualcosa in altri campi. Per esempio, nei servizi per ricchi, ricchi veri, gli unici che son rimasti ricchi. Sono lavori di nicchia, a loro modo interessanti. Per iniziare la dopo la Dog Sitter (sta in casa col cane) e la Dog Walker (porta il cane a spasso), gli abbienti anaffettivi o provvisti di molte case, impegni e trastulli hanno bisogno di coccolatrici dei loro cani. Che vengano - quotidianamente, trisettimanalmente, nel weekend prendendo il posto della Dog Pamperer feriale - a rotolarsi con l’animale, a grattargli la testa, a fargli/farle coccole sulla pancia. A fare a lui/lei/loro discorsi per cani, guardandoli negli occhi e professando affetto con voce convincente (ai cani piace moltissimo). Assumere una Pamperer pare un vezzo; è una garanzia contro i sensi di colpa. È un mestiere adattissimo per donne affettuose che abbiano tirato su animali e umani adolescenti. Poi c’è invece la già esiste sotto molte denominazioni; non con le competenze che le signore molto abbienti, nervose su taglia e salute e forma fisica, richiederebbero. Perché Health Advisor non è medico, non è personal trainer, non è dietista. È quella che passa le giornate sul divano leggendo
Health Advisor,
Dog Pamperer,
articoli su alimentazione, attività fisica, benessere vario su testate on line di tutto il mondo. Conosce ogni passaggio delle diatribe su idrocolon e diete dei limoni; sa dire quante calorie si bruciano correndo senza aver fatto colazione e, forse, è in grado di trovare articoli che raccontano di studi secondo i quali è meglio correre dopo aver fatto colazione, magari con un frittatone di cipolle; o si può dimagrire mangiando lasagne, o i profiteroles abbassano il colesterolo. Può recitare a memoria passaggi del blog Well di Tara Parker-Pope di The New York Times, Bibbia delle attive furiose, delle ipocondriache eleganti, delle ortoressiche. Arriviamo alla (che in italiano suona “l’amica sfigata”). Quella meno bella, meno appariscente, meno prepotente, meno tutto, in apparenza. Però in grado di vestirsi bene. Da signora da poco cacciata da quell’1 per cento che ha più ricchezze del restante 99, che lavora per una dello 0,1 per cento che ha tutte le ricchezze, sempre più. E accompagna la zerouno a vernissage, colazioni, centri benessere, eccetera. È più utile di quei maschi che fanno da cavalieri a donne con mariti occupati o fuggiti, e da loro scroccano e basta; assume, in società, un aspetto dimesso e fa sfavillare al confronto la datrice di lavoro. Moderna dama di compagnia, non è adatta a tutte. Per le zerouno insicure o appassionate di sadomaso, ci sarebbe una nuova/vecchia figura: la A metà tra una dominatrice e una versione femminile de Il Servo di Joseph Losey (una Role Model lo conosce, e maltratta la datrice di lavoro per la sua ignoranza), affianca le zerouno e insegna loro a diventare dame, punte di diamante dell’imprenditoria e della cultura, dive. Spiega come porsi, vestirsi, parlare, tacere, tenere alta la testa. Le zerouno più buone, dopo averne approfittato, potrebbero finanziare corsi gratuiti e mandare le loro Role Model a insegnare alle ragazze, così da grandi non si dovranno cercare mestieri scemi, anche, volendo.
Uncool Friend
Role Model.