Amica

MI PIACE ripartire DA ZERO

Vive a Los Angeles, anche se non ama Hollywood. Il regista messicano pi• premiato al mondo si definisce “un migrante di lusso”. Nel suo cuore e nei suoi film • "sempre altrove, alla ricerca di qualcuno da amare e da cui essere amato”

- Testo Antonella Catena Foto Art Streiber

lejandro González Iñárritu ha la barba «alla Velázquez», i capelli lunghi dietro le orecchie, la voce potente. Siamo a Città del Messico, dove è nato il 15 agosto 1963. Dal taschino della giacca gli esce la stanghetta degli occhiali. Belli. Di legno. Con un piccolo teschio: un link con “los muertos” che qui si festeggian­o così allegramen­te. È tornato nella sua città per il Rolex Arts Weekend 2015, arrivando da Los Angeles dove vive con la moglie e i due figli: lì, con i connaziona­li Alfonso Cuarón e Guillermo del Toro, sta rivoluzion­ando il cinema.

Un gruppo di amici all’attacco di Hollywood? Lei • stato il primo regista messicano candidato all’Oscar per nel 2007 e l’anno scorso, con ne ha vinti quattro.

Ci sentiamo, ci mandiamo le sceneggiat­ure: così, per avere un parere. Più che all’attacco siamo tre migranti di lusso. Non c’è rivalità tra noi. Nell’arte la parola “concorrenz­a” non deve esistere.

Il Rio Grande l’ha passato volando in business class nel 2000. Da allora non ha pi• girato a casa, ma a Los Angeles, in Marocco, a Tokyo, sulla Broadway e in un teatro di New York, tra Canada/Montana/Argentina. Sembra che abbia voluto tagliare il cordone ombelicale con la sua cittˆ.

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