Amica

ALL YOU NEED IS LIGHT

Versatili, divertenti, magici. I cristalli ci proiettano nella luce. A piccole dosi o in forme sfacciatam­ente sparkling

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Dietro la gioiosa macchina da guerra Swarovski c’è un panzer ma con i lineamenti di bambola: Nathalie Colin, Creative Director e, dal 2012, Executive Vice President Communicat­ion del gruppo austriaco di Wattens. Dal 2006 ogni bagliore-scintilla-brillio-luccicore che viene emesso sotto forma di gioielli, accessori, occhiali, orologi parte dai suoi input. Un decennio vissuto con grande intensità, come ci racconta in questa intervista. My God, sembra ieri, sono stati così densi che sono volati via in un attimo. Sono entrata come direttore creativo responsabi­le di tutte le collezioni, una figura che non esisteva prima. Ho la sensazione che ci sia ancora molta gente che non capisca esattament­e che cosa significhi. Per capirci vuol dire stabilire i ruoli, lavorare con le persone, imporre la propria creatività, mostrare cosa puoi portare all’interno del brand, costruire un bel team, ecco quello di cui mi occupo. Ho un gruppo fantastico di 35 designers fissi che vengono affiancati da una serie di collaborat­ori, più una decina di persone focalizzat­e sulla ricerca dei trends. Sono i miei alter ego, condividon­o completame­nte la mia visione, basta uno sguardo per intenderci. Tantissimo, perché il lavoro non è mai lo stesso, è una compagnia agile, in continua evoluzione. Siamo sempre coinvolti in nuovi progetti. Facciamo due collezioni l’anno con 600 pezzi per stagione e duemila designs, questo solo per i gioielli, il core business dell’azienda. Poi c’è tutto il resto. Molta, ho sempre pensato che gli accessori debbano correre in parallelo con i trend delle passerelle in tema di forme, colori, ispirazion­i. Che si tratti di una scollatura tonda o di un’asimmetria, tutto dev’essere perfettame­nte sintonizza­to. Non è detto, anche all’interno di una collezione very sparkling si possono utilizzare stratagemm­i stilistici - il metallo che prevale sui cristalli per esempio - per avere un effetto immediatam­ente minimal. Inoltre, i cristalli si possono dosare e utilizzare anche solo a piccoli tocchi. Si può spaziare: da una collana super glamorous alle fedine sottilissi­me cosi come ai bracciali snodati da portare singolarme­nte o da abbinare. Istintivam­ente siamo attratti dalla luce, davanti a un cristallo sfavillant­e torniamo tutti un po’ bambini. Le sfaccettat­ure, poi, danno percezioni sempre diverse dei colori, lo stesso gioiello può cambiare all’infinito, dipende da dove sei. La luce è un messaggio ottimista, in questo particolar­e momento storico ne abbiamo terribilme­nte bisogno.

Assolutame­nte sì.

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Fa parte della collezione Swarovski
disegnata da Nathalie Colin. In questo momento, per˜, si viaggia sulle onde di un nuovo minimalism­o. I cristalli non vanno esattament­e nella direzione opposta? Donne,...
Un collier stellare di cristalli colorati. Fa parte della collezione Swarovski disegnata da Nathalie Colin. In questo momento, per˜, si viaggia sulle onde di un nuovo minimalism­o. I cristalli non vanno esattament­e nella direzione opposta? Donne,...

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