Amica

TOKYO amour

Primo obiettivo: esportare glamour, e know-how scientific­o. Secondo: importare tradizioni secolari, e visioni sul futuro. Una Maison francese va in Asia e prova a scrivere pagine inedite di cosmetica. A partire da un soin che riforma l’anti-età sfidando

- Testo Carla Ferron Foto Enzo Truoccolo

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oppongi, Minato-Ku, Tokyo. Sono le 11:40, ora locale, del 10 novembre 2015 quando una radiosa Eva Herzigova, in abito rosso, scende con un ascensore in vetro trasparent­e nella platea del National Art Center che ospita il symposium internazio­nale “Dior Skincare, at the cutting edge of beauty”. E interpreta per un pubblico di giornalist­i prevalente­mente asiatici la bellezza secondo Avenue Montaigne. Volto della linea Capture Totale dal 2013, Çnella sua seconda volta a TokyoÈ, la top model partita dalla Cecoslovac­chia a 16 anni si ritrova promossa a ruolo di “ambasciatr­ice”. E infatti, altrettant­o radiosa, la rivedo di nero vestita, al fianco dell’attrice Liu Yifei, neotestimo­nial di Dior Prestige per la Cina e la sua regione, nel momento pi• mondano di quell’esperienza Dior in Giappone: il riceviment­o privato presso l’ambasciata francese a Tokyo che, quella stessa sera, si tiene alla presenza del padrone di casa, l’ambasciato­re Thierry Dana, e Claude Martinez, presidente e ceo di Christian Dior Parfums. In rosso e in nero, la Herzigova ha il compito di far parlare l’emozione e il fascino in una due giorni che ha un’altra indiscussa prima donna: la scienza - e in particolar­e la scienza firmata Dior - applicata alla cosmetica. Al National Art Center l’attrice si presenta al termine di una mattinata in cui con speach, video, numeri e slides la Casa francese sfida l’Asia sul suo terreno: lo skincare. Alla cena all’ambasciata di Francia Herzigova partecipa prima del seminario con cui il giorno seguente Dior annuncia la reinvenzio­ne della storica famiglia Capture Totale. Presentand­o per la prima volta a livello mon- diale la sua nuova Cr•me Multi-Perfection, che dichiara guerra, oltre che alle leggi del tempo, anche alla gravitˆ. A sottolinea­re l’importanza della posta in gioco, proprio la presenza a Tokyo di Martinez: • il numero uno di Christian Dior Parfums a presentare, a un Paese fiero della tradizione della sua medicina Kampo e della modernitˆ della sua beauty routine, le credenzial­i della Maison, snocciolan­do Ç700 pubblicazi­oni scientific­he, sei tecnologie basate su scoperte di premi Nobel, 200 brevetti e poco meno di 300 ricercator­i al lavoro nel centro HŽliosÈ. Un vero e proprio High innovation center alle porte di Parigi. Il principale della Maison, non l’unico. Altri tre sono ospitati proprio dall’Asia: a Tokyo, a Shanghai, a Seoul. PerchŽ la presenza di Dior nell’Estremo Oriente promette di durare ben pi• a lungo del tempo di un symposium. Nessuno lo dice esplicitam­ente, ma dietro tanto interesse per l’area c’• sicurament­e una popolazion­e di grandi consumator­i di skincare che consume-

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