COME SI FA il cane PERFETTO
Inseminazione artificiale, seme congelato e pratiche molto simili a quelle umane. Prende sempre più piede anche in Europa una tendenza diffusissima negli Stati Uniti. C’ è spesso la ricerca del campione senza difetti, ma anche il desiderio di un nuovo com
Il comitato di benvenuto è composto da una quindicina di cani di varie razze e dimensioni, in festoso abbaiare. Spiccano degli enormi Irish Wolfhound, i levrieri irlandesi. Il più grande, 90 chili, mi prende in simpatia e decide di farsi coccolare. Basta essere preparati... Donnerhal, così si chiama il gigante, è nato con l’inseminazione artificiale da seme congelato. La sua proprietaria, Ludovica Salamon, è un’allevatrice di questa razza, ma soprattutto è una veterinaria specializzata nella riproduzione del cane, pioniera del settore in Europa. Nel suo ambulatorio vicino a Pavia, accanto all’oasi faunistica di Sant’Alessio, da cui provengono trilli e cinguettii, gestisce una banca del seme congelato. Lo sperma di quasi 1.000 cani viene conservato in tubicini sottili e vive all’interno di bidoni di azoto liquido a -194 gradi, che vanno rabboccati ogni tre settimane per contrastare l’evaporazione. Siamo in un centro Clone, acronimo per Cryo-genetic Laboratory of New England, nome del primo laboratorio dove questa tecnica è stata messa a punto negli Stati Uniti. «È l’unico sistema al mondo con una statistica concreta basata su grandi numeri e differenti razze, sviluppato da George Govette, già negli Anni 80. Negli Usa ci sono in media due centri in ogni Stato, in Europa siamo