CALDA DOVE ANDIAMO in VACANZA
Succede che, a inizio estate, le idee non siano ancora chiare. E, così, che l’argomento principale alle cene tra amici diventi la villeggiatura. Viaggio? Mare? Montagna? Casa di campagna? Uno scrittore si diverte a immaginare l’orgia dei punti di vista
Metti una sera a cena d’inizio estate. La coppia Francesco e Laura (simpatici, ospitali, con figli già grandicelli in giro per l’Europa) invitano a casa l’amico di sempre Ermanno (scapolo) e Giuliana (bella donna fresca di separazione), collega di lei. L’intento del combino è chiarissimo. All’aperitivo si parla di traffico, di taxi introvabili, di vari buchi dell’ozono, di un concerto di clavicordio imperdibile (organizzato dal raffinato Ermanno), argomenti di tutto riposo, dunque. Poi, a tavola (trofie al pesto), ecco che salta fuori l’amabile tema di stagione che dispone a una piacevole serata: viaggi & vacanze. Il padrone di casa sorride all’amico: “Ti ricordi le nostre escursioni da giovanotti impegnati?”. “Quel tour con lo scassatissimo Maggiolino di tuo fratello? Ah...”, con fare sognante, “Praga!”. La bella Giuliana appoggia la forchetta: “Praga? Mioddio. Ma è tutta un fast food!”. L’Ermanno alza le braccia: “Me lo dicono, mai più tornato. Ma a quei tempi, che atmosfera vecchia Europa, che vasti silenzi”. L’altra, accettando una seconda sventagliata di parmigiano sulle trofie: “Be’, a me l’Est mette una tristezza, ma una tristezza. Con mio marito, il mio ex marito, un anno abbiamo fatto San Pietroburgo. Zanzare e roba immangiabile. Senza contare il terribile servizio in albergo”. Francesco sorride guardandosi intor-