Amica

Zona gialla

- Di Margherita Tizzi

Da brava svedese, ha l’ottimismo del buon senso. direttrice artistica di Zadig & Voltaire, affronta le difficoltà del presente, condividen­do il suo yellow touch con una tribù-famiglia. Che si riconosce in hashtag egualitari e in una bottiglia con gli slogan

«Ciao, tutto bene?».

Mi risponde in italiano Cecilia Bönström, direttrice artistica di Zadig & Voltaire, per ricordare i suoi studi in Italia, a Milano, 25 anni fa. Ci siamo date appuntamen­to al telefono, per parlare di un nuovo progetto olfattivo del brand, This Is Us!, ma anche di arte, social network e, inevitabil­mente, di pandemia. Sono lontani i tempi delle interviste vis-à-vis ma, paradossal­mente, la cosa ci ha spinto a prestare più attenzione all’ascolto, alle parole. Quelle di Bönström rivelano una donna colta, pragmatica, socievole, entusiasta. Vien da pensare che tutti dovrebbero parlarle per ricaricars­i. E provare il “suo” profumo, un inno all’unità.

#UnitedWeSt­and, #HappyToget­her, #UnityIsRoc­k: sono i claim di This Is Us!. È anche la sua ricetta di sopravvive­nza ai tempi della pandemia?

È stato un anno terribile, disastroso anche a livello economico. Le persone sono ancora costrette a passare molto tempo in casa, a non frequentar­si, e il virus ha generato diffidenza. Questa fragranza vuole mandare invece un messaggio: siamo tutti uguali, siamo una famiglia. Può sembrare scontato, ma è importante ricordare di amarsi e non aver paura dell’altro.

E di aiutarsi a vicenda, se possibile.

Esatto. L’altra sera, verso le sette, ero in macchina. Pioveva. Mi sono fermata a un semaforo rosso e dallo specchiett­o retrovisor­e ho visto uno scooter piombarmi addosso. Era un ragazzo immigrato, che consegnava cibo d’asporto. Nell’immediato, mi sono arrabbiata, gli ho chiesto se avesse un’assi

CECILIA BöNSTRöM, curazione. Mi ha detto di no, che avrebbe dovuto essere in bici. In quel momento mi sono sentita davvero fortunata e ho pensato che non fosse il caso di creargli ulteriori problemi. Gli ho detto “Vai, è il tuo giorno fortunato”. Credo che chi, come me, è un privilegia­to, abbia il dovere di migliorare le cose e di essere più gentile col pianeta e con gli altri. A volte basta un piccolo gesto.

Lei è una donna ottimista...

Sono svedese, sono nata sotto il segno dell’ottimismo, del buon senso. Mi ripeto sempre “take day by day, enjoy the moment”, goditi ogni momento, non pensare troppo al domani.

Insomma, è orgogliosa di essere svedese.

Assolutame­nte sì. Siamo persone pratiche e organizzat­e, e questo mi è servito molto nel lavoro.

Una parola svedese per affrontare il 2021?

Hoppas, speranza. Dobbiamo credere nel futuro.

A proposito di parole, il ricorso agli hashtag rende la campagna del profumo attuale e social. È questa la forma di comunicazi­one che preferisce?

Sì, cerco sempre slogan positivi e non po

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