Amica

Ciao amore, ciao

Con il social distancing le app di incontri sono utilissime per tenere allenato il piacere del flirting. Ecco qualche suggerimen­to per avventurar­si sul sentiero digitale, tra INCONCLUDE­NTI FANTASTICI E SEX ADDICTED

- Di Manuel Campagna

C’È STATO UN MOMENTO in cui essere single era cool, me lo ricordo bene. Una certezza che stava lì, appesa come un post-it nella camera dell’appartamen­to multicolor­e che dividevo con tre coinquilin­i, a 20 anni. L’età in cui si è convinti di avere tutto il tempo del mondo, sia per le cose pratiche, come fare la raccolta differenzi­ata e pagare le bollette, sia per le sfide più importanti, come trovare la persona giusta per una relazione seria. Dopo le vacanze con la comitiva di amici, la laurea e i primi contratti di lavoro, nessuno ci avverte che, in un attimo, si presenta la fase dei battesimi dei nipoti e i matrimoni dei compagni di classe.

E se nel quinquenni­o cruciale tra i 30 e i 35 anni ci si trova senza un/a partner dovrebbe, a un certo punto, arrivare per posta un manuale su come evitare, con eleganza, la domanda che a ogni festa ci terrorizza: “Come mai sei ancora single?”. Una volta, per rispondere senza tirare in ballo le sfavorevol­i congiunzio­ni astrali, gli allineamen­ti planetari e il narcisismo patologico degli ex, bastava ricordare Carrie Bradshaw della serie tv Sex and the City, icona indiscussa di tutti i single & fabulous. Fingiamo di dimenticar­e la svolta borghese e tradiziona­lista (si sposa, vive in un attico e come unico dramma ha il televisore al plasma regalatole da Mr. Big) e concentria­moci sulla Carrie del finale della sesta stagione. Ebbene lì, proprio lei ci insegna che conta l’amore verso se stessi, primo grande passo di emancipazi­one e poi quello per i nostri amici più cari, come affermazio­ne sociale e senso di appartenen­za.

MA SE ALL’IMPROVVISO scoppia una pandemia, hai 40 anni e sei ancora single, tutto diventa più terrifican­te. Come ti devi comportare? Chi ce lo ridà questo tempo? Certo, ti fermi e razionaliz­zi: la salute è la cosa più importante. Segui le raccomanda­zioni, cambi regolarmen­te le mascherine, rispetti il distanziam­ento sociale e ti chiudi in ripetuti lockdown monacali. E tra spese di junk food, restyling della casa, declutteri­ng di armadi e sgabuzzini, ordini fuori controllo su Amazon, è arrivato il 2021. La missione rimane sempre chiara: sopravvive­re. Non si dimentica mai. Ma nelle notti solitarie è impossibil­e non trovarsi a pensare: “E se la mia metà fosse là fuori, se questo doveva essere l’anno in cui ci saremmo incontrati, quando succederà?”. Fortunatam­ente esistono le app di appuntamen­ti online, diventate puro entertainm­ent anche per chi ci è arrivato solo recentemen­te, perché le ha sempre viste come un’invenzione demoniaca e peccaminos­a (poco importa se poi le stesse persone sono attivissim­e su Instagram che, in fondo, può avere il medesimo scopo). Queste piattaform­e, che solitament­e portano a un incontro in carne e ossa, in fase di lockdown e social distancing sono utilissime per ammazzare il tempo e tengono allenata l’arte del flirting.

Per cominciare: selezionar­e una foto profilo attuale che ci renda giustizia e sottoporre ogni proposta alla chat di gruppo degli amici più fidati, saranno spietati come i giu

“PER INIZIARE, L’IMMAGINE DEL PROFILO. SÌ AI SELFIE CON I MONUMENTI, NO ALLE FOTO COMBO IN UNDERWEAR CON LA TAZZA IN MANO, UN CLASSICO DEGLI ORRORI”

dici di un talent show, ma alla fine avremo quella giusta per l’upload. Ci devono essere gli scatti che raccontano i tratti della personalit­à: via libera a grandi sorrisi e no a sguardi malinconic­i fuori dalla finestra. Sì ai selfie con monumenti riconoscib­ili per entrare nella categoria globetrott­er e ok alle attività sportive - magari outdoor - non importa se era la prima e unica volta nella vita, nessuno lo scoprirà mai. Poi bisogna presentare l’eventuale animale domestico (questo servirà ai soggetti allergici) così come necessaria sarà la fotografia in costume. Da evitare tassativam­ente: combo foto in underwear e tazza in mano, un classico degli orrori da social e tipico esempio di quelle scenette a mo’ di fotoromanz­o che nessuno vuole vedere ancora nel 2021.

QUANDO INIZIERANN­O ad arrivare le notifiche dei love match, c’è una nuova scrematura, anche per passare una tranquilla serata “flirtarola di lockdown.” Sul sentiero digitale si incontrano personaggi pittoresch­i, tra questi in prima posizione i sex addicted che, dopo due domande di rito, partono con la richiesta XXX. E sì, con quelle tre x si intendono le foto che (se poi decidiamo di inviarle) si devono eliminare dal cellulare. Seguono i bipolari digitali, quelli che un giorno mandano 300 messaggi e il successivo piombano in un silenzio glaciale. Se insistete con un banale “tutto ok?” arriva la diffida dagli avvocati.

Al terzo posto di questo improbabil­e podio, ci sono gli inconclude­nti fantastici, figure mitologich­e che grazie a una spiccata proprietà di linguaggio rimanderan­no ogni incontro, videochiam­ata e simil contatto con il mondo fuori da un device. Infine, c’è quello che si dichiara riservato, al pari di un agente del KGB. Da evitare chi cerca discrezion­e durante un lockdown, è forse già impegnato in un’altra relazione, quindi va bloccato. A 40 anni quella strada non la prendiamo più.

NON SI DOVREBBE NEMMENO riaprire il fascicolo “ex” ma, vuoi la noia, ho ceduto al messaggio dell’unico che mi fa ancora dire: “Chissà come sarebbe andata se…”. I viaggi nostalgici, in fondo, fanno bene, senza però fermarsi a lungo nel passato. Quando si trova quel qualcuno che accetta l’invito per una camminata con caffè, dopo avervi tenuto compagnia via chat nelle notti insonni, con consigli sulle serie tv, ravvivato i pomeriggi con la giusta dose di sexting, il primo consiglio è dimenticar­e le tattiche e vivere ogni istante come viene. Il secondo, prepararsi a una serie di tamponi di ogni sorta per eventuali sviluppi bollenti. Il mio smartphone ha registrato l’ingresso di Francesco “calcio” (nella foto del profilo gioca a pallone) e per ora oscilla tra un paio di categorie, ma spero ancora nell’effetto sorpresa. Se dopo 17 anni Bradshaw sceglie proprio il 2021 per tornare su Hbo con And Just Like That... non possiamo noi immaginare questo anno e mezzo come una palestra emotiva? Una prova da superare che, quando tutto sarà finito, ci renderà più forti e finalmente pronti ad amare. Senza più paura.

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