Amica

Un diavolino per capello

- Di Cristiana Provera

IL VECCHIO NOME DEL BIGODINO NE RICORDA L'ATTITUDINE: PORTARE SCOMPIGLIO TRA LE CHIOME. E NE SPIEGA IL RECENTE BOOM: IN GOMMAPIUMA, VELCRO O SILICONE, REALIZZA IL SOGNO DI AVERE QUALCOSA DI MOSSO. ATTENZIONE, PERÒ: AFFRONTATE­LO CON L'AIUTO DI UN TERMOPROTE­TTORE. PER SALVARE LA TESTA E PER NON ROVINARE "IL SOUFFLÉ"

Basta arrotolare la ciocca e lasciarla in posa per tre o quattro ore. Per ottenere la giusta onda non serve altro, neanche il ricorso a una fonte di calore. Ecco spiegato perché, nell’era dello smart working, dallo scorso marzo, i bigodini flessibili in schiuma hanno scalato le classifich­e di Amazon dei prodotti più venduti in mezzo mondo. Guidando la riscossa di uno strumento che sembrava dimenticat­o: sostituito dalle permanenti per un paio di decenni, nella migliore delle ipotesi era finito nel paradiso degli oggetti vintage.

La sua utilità nell’alzare il volume dei capelli e, cosa ancora più importante, dell’umore non si discute, è dimostrata dalla storia. Già alla corte del Re Sole, piccoli rulli di terracotta scaldati nel forno erano usati per riempire di boccoli le parrucche dei nobili e salvarli dall’onta di calvizie e stempiatur­e. Senza spingerci così in là, li ricordiamo nel primo dopoguerra impegnati, sotto il casco dei parrucchie­ri, a portare ventate di leggerezza. O, negli Anni 50, tra i capelli biondo platino di Marilyn Monroe e delle Pin-up model (anche qui c’era da dimenticar­e un conflitto mondiale), prima del loro trionfale ingresso nei beauty case dei meraviglio­si Sixties.

La facilità d’uso? Nel tempo è aumentata in maniera esponenzia­le. A parte qualche sopravviss­uto in tulle dalla tradiziona­le forma cilindrica con anima in ferro, i “diavolini”, come venivano chiamati un tempo per la loro attitudine a scaldarsi velocement­e e portare scompiglio tra le chiome, non sono più quelli di una volta e si sono adattati a ogni esigenza: in velcro rendono più facile la posa, in gommapiuma possono essere indossati per tutta la notte, in silicone sono ideali per i capelli

corti. «Il bigodino è facile da usare e, se applicato correttame­nte, non rovina il capello», conferma Marco Rizzi, hairstylis­t di Phyto Italia, un brand che da sempre si prende cura in modo naturale di cute e lunghezze. «Nell’emergenza, le donne hanno già dimostrato la loro abilità nel fare da sole, e non solo con la tinta. Si sono ingegnate in ogni modo per creare onde fai-da-te più che credibili».

UN GIRO SUI SOCIAL ce ne fa vedere di tutti i colori. C’è chi ha trasformat­o i palloncini da prestigiat­ore in fiocchi su cui avvolgere le ciocche e perfino chi, imitando Naomi Campbell nel celebre ritratto di Ellen von Unwerth del 1991, ha sfruttato lattine vuote di Coca Cola per un outfit da copertina. In molte hanno cercato di replicare l’eleganza di un mosso morbido, scegliendo di farsi immortalar­e con rulli dai diametri ampi quanto una pallina da tennis. Per tutte, il modello restano i profession­isti. «Nei backstage delle sfilate i bigodini da 65 millimetri si usano da anni per accompagna­re la piega delle modelle fino all’uscita in passerella», racconta Rizzi. «Si può provare a fare altrettant­o: ne bastano cinque per tutta la testa. Ma attenzione a non scaldarli troppo: se il phon insiste sulla stessa ciocca per più di cinque minuti, si rischia che l’onda si sgonfi come un soufflé uscito troppo presto dal forno».

Le alte temperatur­e dell’asciugacap­elli, ma anche di piastre e ferri, se da un lato fissano il movimento e accelerano il tempo di posa, sono proprio la variabile da non sottovalut­are per la riuscita dell’impresa e per evitare danni: possono stressare il fusto capillare. «Mai puntare una fonte di calore diretta sulla ciocca asciutta e arrotolata senza aver utilizzato un termoprote­ttore», avverte Orazio Anelli, ambasciato­re e stilista di L’Oréal Profession­nel. «Un trattament­o pre-piega, che “schermi” il fusto del capello fino a 230 gradi, è imprescind­ibile in ogni hair routine, proprio come la protezione solare lo è nello skincare. Occorre evitare che bruciature ripetute usurino la cheratina». C’è tempo per allenarsi, il boom del bigodino è destinato a continuare. Gli hairstylis­t Rizzi e Anelli sono d'accordo: «Ci aspettiamo un’estate all’insegna dei ricci. Permanenti».

DA MARILYN MONROE A NAOMI CAMPBELL, FINO AGLI ATTUALI BACKSTAGE: I RULLI DA 65 MILLIMETRI NON HANNO MAI SMESSO DI TENERCI IN PIEGA

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TESTO CRISTIANA PROVERA · FOTO STRAULINO
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È come un bigodino hi-tech. Curl Styler Luxe di Babyliss crea look mossi, usando il calore modellante delle piastre in ceramica e l'aria fresca del cilindro esterno che fissa la piega (€ 79).
FERRI DEL MESTIERE È come un bigodino hi-tech. Curl Styler Luxe di Babyliss crea look mossi, usando il calore modellante delle piastre in ceramica e l'aria fresca del cilindro esterno che fissa la piega (€ 79).

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